Amazon e Apple sanzionate per oltre 200 milioni di dollari. Le due società statunitensi accusate di aver dato vita a un accordo restrittivo. Impedivano ad alcuni rivenditori legittimi di operare sul marketplace del colosso e-commerce. Amazon annuncia ricorso e replica in una nota.
200 milioni di euro. Il valore della sanzione imposta dall’Antitrust nei confronti di Amazon e Apple per aver posto in essere un accordo restrittivo che non permetteva a tutti i rivenditori legittimi di prodotti a marchio Apple e Beats “genuini” di operare sul marketplace Amazon.it. L’istruttoria dell’Antitrust ha permesso di accertare che talune clausole contrattuali, contenute in un accordo stipulato nell’ottobre del 2018 vietavano ai rivenditori ufficiali e non ufficiali di prodotti Apple e Beats di utilizzare Amazon.it. E permettevano la vendita dei prodotti sul marketplace solo ad Amazon e a taluni soggetti scelti singolarmente e in modo discriminatorio. Tali clausole violano l’art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.
L’Autorità spiega che l’istruttoria ha accertato “la volontà di introdurre una restrizione meramente quantitativa del numero di rivenditori, permettendo solo ad Amazon e a taluni soggetti, individuati in modo discriminatorio, di operare su Amazon.it“. Le clausole dell’accordo hanno, inoltre, limitato le vendite transfrontaliere poiché operavano discriminazioni dei rivenditori su base geografica. Le restrizioni dell’accordo hanno influito sul livello degli sconti praticati dai soggetti terzi su Amazon.it, diminuendone l’entità. La restrittività di queste condotte appare confermata dal fatto che Amazon.it rappresenta il luogo di commercio digitale dove si realizza non meno del 70% degli acquisti di prodotti elettronici in Italia.
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Sanzioni per Amazon e Apple, la stangata dell’Antitrust
L’Antitrust ha stabilito una sanzione di 68,7 milioni di euro per le società del gruppo Amazon e di 134,5 milioni di euro per le società del gruppo Apple. L’Autorità ha intimato ai due gruppi di porre fine alle restrizioni, permettendo l’accesso ad Amazon.it ai rivenditori di prodotti Apple e Beats “genuini” in modo non discriminatorio.
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“Rispettiamo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ma crediamo di non aver fatto nulla di sbagliato. E intendiamo fare ricorso”, si legge in una nota diffusa da Apple. “Per garantire che i nostri clienti acquistino prodotti originali, lavoriamo a stretto contatto con i nostri partner rivenditori. E abbiamo team dedicati di esperti in tutto il mondo che collaborano con le Forze dell’Ordine, le dogane e i distributori per garantire che vengano venduti solo prodotti Apple originali“, precisa la società annunciando ricorso.
Amazon replica a AGCM: annuncia ricorso
In una nota i vertici di Amazon respingono con forza la decisione di AGCM e annunciano ricorso. L’azienda spiega così: “Siamo in profondo disaccordo con la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e intendiamo fare ricorso. La sanzione comminata è sproporzionata e ingiustificata” dicono.
Nella nota poi si legge ancora: “Respingiamo le considerazioni dell’AGCM secondo cui Amazon tragga vantaggio dall’esclusione dei partner di vendita dallo store, poiché il nostro modello di business si basa sul loro successo. Grazie all’accordo con Apple, i clienti italiani possono trovare gli ultimi prodotti Apple e Beats sul nostro store, beneficiando di un catalogo più che raddoppiato, con offerte migliori e spedizioni più veloci” concludono.