La situazione della pandemia impone nuove misure importanti per frenare i contagi: cosa stanno decidendo sul Super Green Pass Covid e terza dose.
I presidenti delle regioni hanno chiesto a gran voce di trovare delle contromisure per frenare i contagi da Covid-19. Nel frattempo durante la riunione tra i governatori sono state analizzate diverse questioni tra cui Super Green pass Covid per i vaccinati e la possibilità di accedere in alcuni luoghi anche per i guariti da meno di sei mesi.
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L’attenzione si è spostata anche sulla riduzione della certificazione verde a 9 mesi e non più 12 mesi, così come indicato invece in precedenza. Per quanto riguarda la terza dose c’è l’ipotesi obbligo del richiamo per personale sanitario e chi lavora nelle strutture per anziani (Rsa), nonché la somministrazione a partire da cinque mesi dal completamento del ciclo primario. Il vertice a Palazzo Chigi ha visto al centro del dibattito la maggioranza di governo e i presidenti delle regioni: presenti Mariastella Gelmini e Roberto Speranza, rispettivamente ministro degli Affari regionali e della Salute.
Super Green pass Covid e terze dosi, le possibili novità
I presidenti delle regioni hanno chiesto di trovare una soluzione immediata per evitare un aumento considerevole di casi, così come sta avvenendo in altri Paesi europei e non solo. La settimana in corso dovrebbe comunque servire per tracciare un bilancio sul nuovo Super Green pass Covid. Per i presidenti di regione occorre non più fare distinzioni di colore tra zone de paese ma tra chi è vaccinato o guarito, lasciando fuori dalla socialità i no vax. Giovedì è previsto un cdm, il governo potrebbe varare nuove misure attraverso un decreto.
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“Proponiamo al governo di scegliere al più presto delle misure che favoriscano le vaccinazioni, garantendo in caso di passaggio di zona la possibilità di superare quelle restrizioni per le persone che si sono vaccinate. Se noi non interveniamo, il risultato è che se una Regione passa in zona arancione o rossa è chiusa per tutti, non è che non si chiude per nessuno“, ha dichiarato il presidente della Conferenza delle regioni Massimiliano Fedriga.
Intanto il ministro Speranza ha parlato della terza dose e lo ha fatto su Twitter: ecco il messaggio con cui si annuncia la riduzione da 6 a 5 mesi dalla seconda dose per ricevere il richiamo del vaccino anti Covid.
La dose di richiamo è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto. Dopo l’ultimo parere di AIFA sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo. Vacciniamoci tutti per essere più forti.
— Roberto Speranza (@robersperanza) November 22, 2021