Non si è fatta attendere la risposta del Cremlino all’ipotesi di una possibile invasione russa in Ucraina e ventilata dagli Stati Uniti. Critiche di Mosca agli USA per aver scatenato “isteria”.
Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, tutte queste voci sarebbero state creare ad arte: “Questa isteria è stata creata in maniera artificiale. Coloro che hanno portato le forze armate all’estero, e cioè gli Stati Uniti, ci accusano di attività militari insolite sul nostro territorio” ha detto.
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I commenti di Peskov sono arrivati dopo che la scorsa settimana i paesi occidentali avevano sollevato preoccupazione per l’attività militare russa vicino all’Ucraina. Kiev e i suoi alleati occidentali hanno accusato la Russia di aver inviato truppe e armi attraverso il confine per sostenere i separatisti ucraini pro russi.
Per gli USA è in atto un’attività “insolita” al confine ucraino
Gli Stati Uniti, contestualmente, avevano affermato di avere “preoccupazioni reali” per quella che è stata definita attività “insolita“. Il segretario di Stato americano Antony Blinken sabato si è rifiutato di dire se l’intelligence statunitense credesse che il presidente russo Vladimir Putin stesse mirando a conquistare territori dell’Ucraina.
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Dopo un aumento delle violenze all’inizio dell’anno, in primavera la Russia ha ammassato circa 100.000 soldati ai confini dell’Ucraina, facendo temere un’escalation del conflitto che ha causato oltre 13.000 vittime. La Russia aveva annunciato un ritiro, ma sia l’Ucraina che gli Stati Uniti lo hanno definito limitato.