Questa mattina un uomo armato ha ucciso due persone e ne ha ferite altre due nella città vecchia di Gerusalemme. L’attentatore era di Hamas ed è stato ucciso dalla polizia israeliana. La spianata delle moschee è stata momentaneamente chiusa.
Sono giorni di alta tensione a Gerusalemme. Questa mattina un attentatore palestinese ha ucciso un uomo e ferite altre tre civili vino alla moschea Al Aqsa. La radio militare israeliana ha detto che il morto è un soldato israeliano, ma la notizia non è confermata, così come non è ancora accertata anche la dinamica dell’attacco. Per ora è certo che l’attentatore è stato ucciso dalla polizia.
Secondo alcuni, l’aggressore palestinese aveva con sé un coltello, altri dicono, invece che fosse armato di mitragliatrice. Le notizie per ora sono confuse. Intanto, il ministro dell’Interno di Israele Omer Barlev ha emanato un comunicato in cui ha fatto sapere che l’attentatore era un militante di Hamas e il gruppo terroristico ha confermato la sua identità.
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Attacco a Gerusalemme, quarto agguato in pochi giorni
Poco fa è arrivata la notizia che è morto in ospedale anche uno dei civili che era rimasto coinvolto nell’attacco. Quello di questa mattina è il quarto attacco nella zona della moschea Al Aqsa, uno dei luoghi più difficili della città di Gerusalemme. Il sito storico, infatti, è un luogo di fede per i palestinesi, ma anche per gli ebrei. La spianata è stata immediatamente chiusa dopo l’assalto e verrà riaperta probabilmente in tarda mattinata.
L’attacco potrebbe riaccendere la miccia delle ostilità nella zona. Le provocazioni reciproche sono continue. Solo qualche giorno fa Israele ha demolito un cimitero islamico non lontano dalla moschea e Hamas ha promesso ritorsioni. Proprio venerdì la Gran Bretagna ha deciso di inserire Hamas nell’elenco delle organizzazioni terroristiche.
