Buffon, 26 anni fa in campo per la prima volta. Il portiere ricorda l’esordio con i gialloblù: corsi e ricorsi storici. La dedica commuove.
26 anni fa l’inizio di tutto e sembra ancora non esserci tempo per la fine. Menomale, secondo i tifosi, un po’ meno per il fisico che regge sì, ma comunque non nasconde gli acciacchi di tante presenze sul groppone.
Gianluigi Buffon ricorda l’esordio con il Parma su Instagram adesso che in quella squadra ci è tornato vincente e vincitore: la prima battaglia l’ha vinta sul campo – anni di trofei e riconoscimenti fra cui un Mondiale in Germania nel 2006 – la seconda contro il tempo che ha dimostrato di voler concedere all’estremo difensore ancora un po’.
Buffon, 26 anni dall’esordio: la dedica al Parma
La terza su sé stesso, dimostrando di essere ancora determinante in Serie B. Dopo i palcoscenici internazionali dell’Europa che conta, con l’Italia che lo aspetta per ricordare e ricordargli quello che ha fatto e fa non solo in azzurro. 26 anni in un pugno, una presa, una smanacciata in corner: gesti classici, diventati rituali per il portiere migliore del Paese. Gianluigi Donnarumma, dicono i fatti, il suo erede per numeri e possibilità: in quanto a vittorie c’è da aspettare, (anche) per questo è andato al PSG. L’Europeo in bacheca è solo l’inizio.
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Nel frattempo Gigi si gode le nuove sfide in gialloblù. Pronto a ripetersi, dato che non stanca mai, per portare il Parma in alto. E non è detto che non ce la faccia di nuovo: la promozione in A resta un’impresa. L’ennesima della sua carriera, che non sorprende più per uno che ha scritto “Mission Impossible” sul Curriculum.
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