Hong Kong, i cinghiali sono un problema. Nell’ex colonia britannica dilagano gli esemplari: misure drastiche del Governo cinese.
Cinghiali nelle città, il fenomeno non riguarda soltanto l’Italia: a Roma ci si è anche fatta della facile ironia, ma si diffonde a macchia d’olio. A Hong Kong diventa, addirittura, una piaga sociale. Secondo quanto emerge dalle ultime stime, sarebbero circa tremila gli esemplari rilevati nelle zone cittadine.
Tanto da spingere il Governo della ex colonia britannica a prendere provvedimenti: è stato provato di tutto, ma l’unica soluzione – dopo reiterate aggressioni da parte degli animali anche ad autorità di massima sicurezza, come la Polizia – è l’abbattimento.
Hong Kong, cinghiali: fermare l’invasione, il piano del Governo fra necessità e polemiche
Quindi è partita, per le strade di Hong Kong, la caccia al cinghiale autorizzata dalle autorità governative: 7 gli esemplari di cinghiali catturati nelle ultime ore con l’aiuto di pistole a freccette. Soppressi in seconda battuta con un’iniezione letale.
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La soluzione drastica non è piaciuta agli animalisti e gli amanti della natura, secca e tempestiva la replica di Carrie Lam, leader di Hong Kong: “Non potevamo più restare a guardare, sono 30 – solo nell’ultimo periodo – le aggressioni di cinghiali a persone. Va bene salvaguardare la natura, ma occorreva prendere una decisione drastica”. La questione diventa anche politica: Roni Wong, dell’Hong Kong Wild Boar Concern Group, si scaglia contro il Governo. “Dovevano essere presi provvedimenti prima, cosa che non è stata fatta, per gestire in sicurezza gli animali”, ha detto. La battaglia, anche sul piano dialettico, è appena cominciata.