Minacce e istigazioni alla violenza su chat Telegram. 29 perquisizioni della Polizia nei confronti di appartenenti a gruppi No vax e No Green Pass in tutta Italia. 5 indagati sono appartenenti al movimento V_V: chi sono e come agivano.
29 perquisizioni su tutto il territorio nazionale. Quelle che la Polizia di Stato eseguite a carico di appartenenti a gruppi Telegram “No Vax No Green Pass”. I reati ipotizzati vanno dalla costituzione e partecipazione ad associazione segreta, all’associazione a delinquere finalizzata al compimento di danneggiamenti, all’interruzione di pubblico servizio fino all’istigazione.
In queste ore la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Genova nell’operazione anti No Vax e No Pass, ha disposto 24 perquisizioni sul territorio ligure. In particolare gli inquirenti vogliono individuare i vertici e figure intermedie di un’associazione segreta che puntavano ad attività illecite pianificate da un numero ristretto di individui. L’indagine rientra in un filone della procura di Genova più ampio e per il quale ci sono accertamenti in corso e approfondimenti sugli autori di minacce rivolte a esponenti delle istituzioni regionali e un medico infettivologo. Criticati per le loro posizioni a favore della vaccinazione.
La propaganda avveniva su Facebook, il reclutamento degli affiliati, che prendevano il nome di Guerrieri ViVi ai quali veniva assegnato un numero di matricola. Avveniva invece su canali Telegram pubblici. Quanto al coordinamento delle azioni violente invece si svolgeva attraverso canali Telegram segreti. Una vera e propria organizzazione che aveva come simbolo una W racchiusa in un cerchio rosso. Secondo gli investigatori sarebbe ispirato al film “V per Vendetta”. Una volta reclutati gli aspiranti guerrieri dovevano ascoltare una serie di audio, registrati da una voce contraffatta, nei quali si parlava dell’instaurazione di un nuovo ordine mondiale, governato da intelligenze artificiali.
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Si ipotizzavano parallelismi tra il regime nazista e l’attuale situazione di emergenza. Finito il percorso di formazione, l’aspirante guerriero doveva superare un esame e veniva guidato da un tutor per la realizzazione delle prime operazioni. Ovvero compiere azioni di vandalismo ai danni di centri vaccinali, intralciare e sabotare la campagna di vaccinazione e pubblicare, tramite account falsi, post denigratori che prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e giornalisti.
Delle 29 perquisizioni di questa mattina, cinque di queste sono state fatte a Firenze. Nel mirino degli inquirenti, soggetti collegati al movimento “V_V”, Voce di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani. Il gruppo formato da quasi 20mila persone e molto attivo in rete. Tra chat Telegram e profili collegati sui principali social network gli investigatori ne hanno trovati oltre 50. Anche per questo gruppo sono diversi i reati ipotizzati tra i quali associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti.
Manifestavano appartenenza a gruppi organizzati, avevano creato un sistema compartimentato su Telegram formato da cerchi concentrici e con crescenti livelli di sicurezza e divisione di ruoli. L’obiettivo era far sfociare il dissenso verso l’attuale piano di contenimento della pandemia. Istigavano ad azioni violente su tutto il territorio nazionale.
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Agli adepti che accettavano di far parte del gruppo criminoso venivano fornite anche indicazioni su come eludere indagini delle forze di polizia: “Muoversi sempre nei punti ciechi… l’importante è trovare una zona sicura senza telecamere… il problema delle telecamere non è tanto che ti riprendono in un determinato momento… ma che ti possono seguire se passano da un punto all’altro… Quindi l’unica cosa che è veramente importante è avere un punto “isola”, “Compio la mia azione con berretto, occhiali da sole, mascherina, vestito di nero, trovo zona lontana dalle telecamere dove levo berretto, occhiali, mascherina” le indicazioni date su chat private segretissime.
L’attivista come un guerriero. Nelle indagini il caso di un giovane originario della provincia di Pisa, già resosi responsabile nell’agosto scorso di scritte contro il centro vaccinale di Firenze “Nelson Mandela Forum”, fosse anche l’autore delle analoghe iniziative attuate in quegli stessi giorni a Pontedera, Ospitaletto, Empoli e in altre zone del territorio fiorentino. Il ragazzo aveva ricevuto informazioni sull’esatta dislocazione di centri vaccinali e drive through da un dipendente dell’ASL fiorentina ed aveva poi intrapreso il percorso tracciato dagli organizzatori di “V_V” per il compimento delle sue azioni. Ci sono indagini in corso per altre identificazioni di affiliati e sopratutto i responsabili di atti vandalici in nome dell’organizzazione V_V.
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