La ex presidente della Camera è accusata di diversi reati fiscali. Tra gli indagati anche il pilota Leonardo ‘Leo’ Isolani, la moglie, la figlia, un notaio e due imprenditori, tra cui uno cinese. L’indagine ipotizza il ruolo di intermediazione del gruppo Only Italia. Pivetti è pronta a chiarire.
Presidente della Camera, presentatrice tv, imprenditrice. Sono tanti i ruoli professionali ricoperti da Irene Pivetti, ex astro nascente della Lega Nord e entreprenuer rampante. Non sempre con successo. Gli uomini del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano le hanno sequestrato beni per quasi 4 milioni di euro.
L’indagine, condotta dal sostituto procuratore Giovanni Tarzia, si concentra su una serie di operazioni commerciali, in particolare la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo, che – secondo la ricostruzione della Procura – sono servite per riciclare proventi di un’evasione fiscale.
“Irene Pivetti è pronta a chiarire ogni aspetto della vicenda e, una volta lette le carte, è pronta a farsi sentire dal pm”, ha detto l’avvocato Filippo Cocco, legale dell’ex presidente della Camera.
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L’indagine è la seconda in ordine di tempo su Pivetti e arriva dopo una precedente inchiesta della procura di Busto Arsizio su una partita da 1,3 milioni di mascherine importate dalla Cina in piena pandemia. Merce per un valore di 3,2 milioni di euro che era destinata alla Protezione civile e all’Ente di supporto tecnico amministrativo per la Regione Toscana (Estar). Le mascherine però sono risultate “significativamente diverse” dai prodotti concordati e sono state sequestrate. E adesso questa nuova tegola giudiziaria.
La Guardia di finanza di Milano ha sequestrato quasi 3,5 milioni di euro all’ex esponente leghista. Pivetti e un suo consulente sono indagati per riciclaggio e frode fiscale. L’indagine si concentra su una serie di operazioni commerciali, in particolare la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo dalla scuderia Isolani. Operazioni che secondo la ricostruzione della Procura sono servite per riciclare proventi di un’evasione fiscale. Le stesse accuse sono contestate, tra gli altri, anche al pilota di automobilismo Leonardo Isolani, alla moglie e alla figlia. Coinvolto anche il notaio Francesco Maria Trapani.
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Nell’inchiesta il pm Tarzia contestato anche il reato di autoriciclaggio. Il gruppo Only Italia, presieduto da Irene Pivetti, si sarebbe interposto nell’ambito di operazioni delle società di Isolani. Operazioni che sarebbero servite per per nascondere appunti al fisco alcuni beni, tra cui le tre Ferrari Gran Turismo. Una delle quali è stata sequestrata dalle Fiamme Gialle a Varese, dopo essere passata dalle Canarie. Secondo la ricostruzione emersa dagli accertamenti i fatti risalgono al 2016. Isolani, che ha un suo “team racing”, avrebbe venduto tutti i beni – attrezzature, marchio e sito web – di una sua società indebitata con l’erario per diversi milioni di euro al fine di svuotarla. Beni che sarebbero andati ad un’altra sua società con base a San Marino, che poi avrebbe venduto di nuovo tutto – Ferarri incluse – ad una società di Hong Kong riconducibile alla Pivetti. Tutto, infine, sarebbe stato ceduto – almeno sulla carta – al Gruppo Daohe, del magnate cinese Zhou Xi Jian.
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