L’aumento dei contagi in questa quarta ondata di Covid sta mettendo a rischio anche il Natale e tutta la stagione turistica invernale. Dipenderà dalle prossime settimane e dalle scelte politiche. In ESCLUSIVA al quotidiano online Free.it la preoccupazione del presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina.
Gli albergatori sono preoccupanti, così come i gestori degli impianti sciistici. A causa dell’aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni, rischia di saltare l’intera stagione invernale. Proprio come accaduto l’anno scorso. E le stime non fanno ben sperare. In ESCLUSIVA al quotidiano online Free.it la preoccupazione di Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. Questo il punto della situazione.
Attualmente, quali sono le stime per il turismo in Italia?
“La filiera del turismo viene dalle cinque settimane estive che ci hanno dato risultati più che soddisfacenti e devo dire inaspettati. Poi c’è stato il ponte di Ognissanti che ha confermato questa tendenza alla ripresa del turismo, soprattutto nelle città d’arte. Quindi stavamo aspettando il Natale proprio per rafforzare la ripartenza della filiera. E purtroppo sembra che non sarà così, per via dei contagi in aumento”.
Non ci sono prenotazioni?
“L’allarme che viene dato dai medici e dai media è assolutamente corretto ma ovviamente sul lato economico/turistico rappresenta comunque un problema. Parliamo soprattutto del turismo di programmazione, cioè di coloro che pianificano la vacanza, il week end, il giretto tra i mercatini di Natale, la settimana bianca. E’ chiaro che alla luce della situazione nessuno sta prenotando”.
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Avete fatto una stima delle possibili perdite?
“Almeno 1 milione e 200mila pernottamenti in meno per un totale di svariati milioni di euro. E’ chiaramente una stima e noi speriamo di essere smentiti in positivo, ma non lo possiamo sapere. Per ora abbiamo certezza che quello che c’è stato finora è stato un turismo italiano, perché mancano i flussi stranieri, ed è un turismo di prossimità. Diciamo che i calcoli sono difficili, anche perché tutto dipende dalle limitazioni, se ci saranno zone gialle, arancioni o rosse, se ci saranno mini lockdown”.
Si stavano programmando soprattutto mercatini e attività legate al Natale, c’è già qualche defezione?
“No, per ora è tutto confermato, ma è presto. Bisognerà capire se la situazione epidemica peggiorerà e quali saranno le misure messe in campo dalla politica. In ogni caso, quello che sarà, sarà un turismo di prossimità, dell’ultimo minuto: si prenota il mercoledì per il fine settimana. Quindi più che disdette, per ora possiamo calcolare solo le non prenotazioni. La gente teme di perdere i soldi della prenotazione, ha paura di contagiarsi. Vedremo cosa accadrà. Ma il rischio che salti la stagione invernale è altissimo”.