Emergenza Covid, l’Ordine dei Medici difende la categoria sanitaria vessata in continuazione negli ultimi mesi: i dati attuali.
Emergenza Covid, la pandemia cambia il volto della sanità. Il personale medico scientifico, dapprima considerato unico baluardo contro l’evoluzione del Coronavirus e i suoi effetti, ora viene visto come zavorra: le manifestazioni di piazza, da nord a sud, sono lo specchio di una comunità fragile e scontenta che si scaglia contro la scienza come atto sovversivo per la mancata fuoriuscita dalla propagazione dei contagi.
Un vero e proprio circolo vizioso perchè la campagna vaccinale procede, ma finché ci sarà una considerevole quantità di persone che non ritiene utile affidarsi alle cure mediche – in special modo il vaccino e le sue dosi – per cercare di sconfiggere questo nuovo batterio, che si comporta già da veterano, non ci saranno ulteriori progressi. Serve collaborazione, tuonano dalla politica e dalla Sanità, ma i rappresentati di ambo le parti non riescono a farsi capire da una larga parte di opinione pubblica.
Costanti sono le aggressioni a medici e infermieri, da parte di no vax e no green pass che sfogano la propria frustrazione nella maniera più impensabile creando ulteriore scompiglio: è arrivato, quindi, il momento di dire basta. Lo pensa l’Ordine dei Medici che sale in cattedra per sottoporre all’attenzione della pubblica opinione l’unica cosa ancora incontrovertibile: i dati.
Numeri che indicano quanto in questi due anni la Sanità Italiana abbia favorito lo sviluppo di cure e salvato vite – a fronte dei milioni di morti – durante l’emergenza Coronavirus. Lo scetticismo si annienta con studi, cifre e dati inconfutabili che sanno di orgoglio per chi ha sacrificato – consapevolmente – le proprie giornate in nome di un bene comune che non sempre viene visto. Il purtroppo suona grande come una casa, sperando ci sia presto un’inversione di rotta.
Tradotto in cifre significa: 4 milioni e 600mila cittadini sono guariti dal Covid. Anche in situazioni critiche. I contagi sono, invece, complessivamente 4 milioni e 850mila. Tutte persone da rintracciare, perché tra queste – in larga parte – ci sono non vaccinati. Allora il Presidente dell’Ordine dei Medici tuona: “Il virus ha ucciso 132.000 persone nel nostro Paese, 365 tra i colleghi. Il contributo del personale medico sanitario è fondamentale. Basta strumentalizzazioni, il vaccino è l’unica arma contro il contagio”, ha concluso Filippo Anelli.
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Concetti chiari che dovranno servire a mettere paletti per evitare che, in piena quarta ondata, emergano ancor più fragilità. Intanto già si parla di “Lockdown per non vaccinati”. Le divisioni non finiscono qui, nelle crepe della politica s’insinua l’ulteriore variante di questa battaglia. I medici non possono far altro che avvisare, ma non è detto che basti.
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