Si infittisce il mistero sul cold case di Nada Cella, spunta un nuovo audio di pochi secondi dell’anonima voce che aveva già parlato in una precedente telefonata del 12 novembre.
La polizia ha appena diffuso un nuovo audio che riguarda l’omicidio della giovane Nada Cella, che dopo 25 anni aspetta ancora un colpevole. Tutti gli indizi sembrano puntare su un’unica persona Annaluce Cecere, l’ex insegnante di 53 anni ora indagata per il suo omicidio. Le ultime notizie raccontano di tracce di sangue ritrovate sotto la sella del motorino dell’insegnante, che sembrano quindi portare una triste firma.
A rilevare questa traccia ematica la Squadra Mobile che lo aveva sequestrato su indicazione della procura, in una serie di accertamenti irripetibili ovvero dove si ha solo una possibilità di analisi (come successo nei leggins di Yara Gambirasio ndr). Ed è proprio il genetista Emiliano Giardina che aveva già lavorato al caso di Yara, ad indagare ora su quello di un’altra giovane ragazza. Questo ritrovamento, così come l’audio diffuso oggi dalla polizia, stanno dando un nuovo impulso alle indagini che invece 25 anni fa erano state portate avanti in maniera diversa.
Nada Cella, la telefonata anonima sull’indagata
La Polizia già il 12 novembre aveva diffuso l’audio di una donna che raccontava di aver visto Annalucia Cecere la mattina dell’omicidio sotto lo studio, dove la giovane segretaria di Chiavari venne uccisa. La telefonata risalirebbe al 9 agosto dello stesso anno. Oggi diffusa un’altra parte della stessa.
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“Non si conoscono signora – racconta la voce di quella che presumibilmente è una signora di una certa età – è che stanno tutte zitte, perché eravamo diverse. Io non faccio nomi perché eravamo diverse, io non so perché le altre non parlano, ma eravamo in cinque“. Chi sono queste cinque persone che avrebbero visto, e che in 25 anni non hanno rivelato nulla? È quello che gli inquirenti cercheranno ora di scoprire, allargando il cerchio soprattutto di chi sa ma per paura continua a rimanere in silenzio.