Da diverse ore proseguono duri scontri al confine tra Polonia e Bielorussia. A sfidarsi i migranti che da giorni provano a entrare in Unione Europea e la polizia di Varsavia, che non permette di oltrepassare la propria frontiera. Intanto l’Ue stanzia fondi per la gestione dei confini.
Lanci di pietre verso i poliziotti a difesa del confine polacco, che reagiscono sparando lacrimogeni e rivolgendo il getto degli idranti nei confronti dei migranti. Si alza la tensione alla frontiera tra Polonia e Bielorussia, con il Ministero della Difesa polacco che accusa Minsk di dirigere l’azione dei migranti e di armarli. Un poliziotto polacco sarebbe stato gravemente ferito nel corso degli scontri. Quelli più duri si sono svolti al valico di Kuznice, ma anche al checkpoint doganale ufficiale tra i due paesi la situazione è decisamente calda.
E i differenti attori interessati alla questione sulla scena globale si esprimono. Per il Ministro degli Esteri russo Lavrov “è inaccettabile l’uso di lacrimogeni da parte della polizia polacca contro i migranti“. Il Cremlino ha inoltre confermato un nuovo colloquio telefonico tra Putin e Lukashenko per discutere della situazione, che tenga conto anche dello scambio di opinione avuto dallo stesso Lukashenko con la Cancelliera tedesca uscente Angela Merkel. Il premier bielorusso ha dichiarato come la sua priorità al momento sia “difendere il Paese, il nostro popolo ed evitare scontri”.
#Belarus All those who throw stones or other objects at the Polish border guards are hiding their faces. This is how it looked at the checkpoint Bruzgi on the Belarusian side. This is the official checkpoint that in theory has to be protected by Belarusian guards.Who are not here pic.twitter.com/GiRCUgYJF2
— Hanna Liubakova (@HannaLiubakova) November 16, 2021
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Bielorussia, l’Unione Europea stanzia 25 milioni per gestione dei suoi confini
#Belarus This is the early morning on the border. Thousands of people remain stranded in freezing conditions. It was -2 at night. Some migrants even had to sleep in sleeping bags on the concrete floor as they didn’t have tents. I hope humanitarian orgs will be allowed to come pic.twitter.com/OdQAgNNAsN
— Hanna Liubakova (@HannaLiubakova) November 16, 2021
Dal canto suo la Nato si dice “profondamente preoccupata per il modo in cui il regime di Lukashenko sta usando i migranti vulnerabili“. E il ministro degli esteri tedesco uscente, Heiko Maas, ha dichiarato che la Germania non accoglierà i migranti. “Si sta parlando con i paesi d’origine perché queste persone siano riportate da dove sono partite“, ha detto Maas, affermando inoltre di “non voler cadere nei ricatti e nelle strumentalizzazioni di Lukashenko“. Intanto, nel nuovo bilancio dell’Unione Europea per il 2022, sono stati stanziati 2 miliardi di euro circa per il ‘Fondo asilo, migrazione e integrazione’ e per il ‘Fondo per la gestione integrata delle frontiere’.
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Una somma di circa 25 milioni sarà riservata a risolvere la crisi migratoria alla frontiera orientale con la Bielorussia, che riguarda non solo la Polonia ma anche Lituania e Lettonia. Ancora da decidere se possa essere considerata l’ipotesi della costruzione di una barriera o di un muro, come desidererebbe Varsavia. Contro questa ipotesi si è scagliato in un intervento Papa Francesco. Il Pontefice ha stigmatizzato il fatto che “la costruzione di muri e il ritorno dei migranti in luoghi non sicuri appaiono come l’unica soluzione di cui i governi siano capaci per gestire la mobilità umana“.