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Covid, Walter Ricciardi a La7: “Variante Delta 3 volte più contagiosa, l’arma è il vaccino”

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Stefano Serrani

“Dobbiamo fare di tutto per passare un Natale sereno. Rispetto al virus del Natale scorso la variante Delta ha la capacità di infettare 2/3 volte di più. L’arma a disposizione è il vaccino”, ha dichiarato Walter Ricciardi intervenendo a Tagadà, in onda su La7.

Covid, parla Ricciardi: “Variante Delta 3 volte più contagiosa, l’arma a disposizione è il vaccino”- Immagine Twitter

Il Consigliere Scientifico del Ministero della Salute Walter Ricciardi è intervenuto nel corso di Tagadà su La7. “Dobbiamo fare di tutto per passare un Natale sereno. Il virus dell’anno scorso era molto meno contagioso rispetto a questa variante Delta. Rispetto al virus del Natale scorso ha la capacità di infettare 2/3 volte di più. L’avvertenza quindi è alla massima attenzione. Baci e abbracci cerchiamo di limitarli, mi rendo conto che a Natale è difficile. L’arma a disposizione è il vaccino, sottolinea Ricciardi.

Ma in Italia ci sono 7 milioni di persone non immunizzate: “E’ chiaro che hai tante persone che si espongono al contagio e fanno circolare il virus. Le regole che noi abbiamo dato prendono in considerazione il numero dei contagiati e la pressione sugli ospedali. E quando i contagiati diventano tanti e premono sugli ospedali bisogna dare il caso della restrizione. Alcuni Presidenti di Regione vorrebbero che queste restrizioni non fossero per le persone vaccinate, perché comunque sono protette. Ha una sua logica e una sua plausibilità”, precisa.

“Alcuni vaccini non danno un’immunità permanente ma le malattie continuano a esistere. Quindi nel corso della vita bisognerà rinnovare questa protezione. Il richiamo per il Covid lo devono fare tutti perché la protezione nei confronti della variante Delta scema dopo sei mesi. Ma ripeto, la protezione diminuisce contro l’infezione, non contro la morte o gli eventi gravi”, spiega Walter Ricciardi.

“Se continuiamo a fare richiami ma se il resto della popolazione mondiale non è vaccinata dovremo proteggerci fino a quando tutti i Paesi non faranno in modo che il virus non circoli più. Ci vorrà tempo: prepariamoci a questo ciclo vaccinale di base, fatto di due dosi, e richiami da fare con cadenza periodica“, avverte Ricciardi.

Infine una nuova proposta di modifica del Green Pass. L’idea, suggerita dall’Assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D’Amato, viene rilanciata da Ricciardi : “Se qualcuno deve fare una dose di richiamo, perché sono passati sei mesi, sul suo Green Pass emerge un’avvertenza. Quando noi sappiamo che quella persona è meno protetta si potrebbe mettere una limitazione, una luce rossa che condiziona il rilascio o il mantenimento del Green Pass all’esecuzione della terza dose. Mi sembra una proposta razionale”, precisa.

Covid, Walter Ricciardi: “Questa è una pandemia di non vaccinati”

Covid, Ricciardi: “Questa è una pandemia di non vaccinati” – Immagine Twitter

“Questa è una pandemia dei non vaccinati. La mortalità dei non vaccinati è molto più alta. In certi casi 8 volte, in altri 10, in altri ancora 20 volte più alta. Restrizioni per i novax? E’ una decisione politica, non sanitaria. La gente è stanca, per cui una persona che segue le regole e che si vaccina e poi resta a casa perché c’è una minoranza che non lo fa, capisco possa essere infuriata”, ammette Walter Ricciardi.

Se il virus continua a circolare è anche a causa dell’inattendibilità dei test perché “i tamponi rapidi sono il vero tallone d’Achille sul Green Pass. Il 30% di persone che fa questi test è falso negativo. C’è una percentuale di soggetti che facendo il tampone antigenico è convinto di essere in quel momento non esposto alla malattia. E frequenta ambienti in cui, soprattutto al chiuso, si è molto vulnerabili”.

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Sulla durata della Certificazione Verde: “La durata del Green Pass è basata sulla variante circolante e sulla capacità dei vaccini di contrastarla. Noi sappiamo che dopo sei mesi diminuisce, ma non si annulla. In questo momento la durata di 12 mesi della certificazione verde è una durata plausibile

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Si dibatte ancora sull’opportunità di vaccinare i più piccoli ma a tal proposito Ricciardi non ha dubbi: “Se io parlo con tutti i grandi pediatri, sono tutti d’accordo sul fatto che è importante proteggere i bambini. Innanzitutto per se stessi, molti di loro hanno complicanze importanti, vanno in ospedale e vengono ricoverati. A questo virus non interessa niente dell’età. Quella dei bambini è una fascia scoperta, ed è intensamente socializzata perché vanno a scuola“, conclude.

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