Covid, quali Regioni a rischio zona gialla entro novembre

Il Covid-19 continua a circolare in Italia, “una situazione epidemica in grave peggioramento” secondo l’Associazione italiana di epidemiologia. Friuli Venezia Giulia, Veneto e Provincia di Bolzano a rischio zona gialla entro la fine di novembre.

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Covid, quali Regioni a rischio zona gialla entro novembre

Continua a salire il numero dei contagi Covid-19 in Italia. E torna lo spettro di nuove restrizioni. Una “situazione epidemica in grave peggioramento”, secondo l’Associazione italiana di epidemiologia, in 5 Regioni che entro due settimane potrebbero superare la soglia d’allerta di 250 positivi ogni 100mila abitanti. Già lunedì 22 novembre il Friuli Venezia Giulia potrebbe diventare zona gialla. Al Veneto e alla Provincia di Bolzano potrebbe toccare il lunedì successivo. Si monitorano con attenzione anche i numeri di Liguria e Valle d’Aosta.

In Friuli l’incidenza settimanale ha toccato quota 233, il numero delle terapie intensive ha superato il livello di guardia (11%) e le ospedalizzazioni sono al limite della soglia d’allerta (13%). Tradotto: il rischio di zona gialla, o peggio ancora arancione, è piuttosto alto. Il che equivarrebbe a un ritorno alle restrizioni nel primo caso, alle chiusure nel secondo. “Siamo a un passo dalla zona gialla. Il passaggio alla zona arancione sarebbe drammatico: è una cosa che non possiamo far pagare a quanti si sono disciplinatamente vaccinati, ha dichiarato il Presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

Covid, la situazione dell’Alto Adige e del Veneto

Covid, la situazione dell’Alto Adige e del Veneto

Il virus continua a correre anche in Alto Adige dove l’incidenza settimanale ha raggiunto i 300 casi. E negli ultimi giorni sono aumentati anche i ricoveri in terapia intensiva (8%) e le ospedalizzazioni (13%).

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Il Veneto è la terza Regione per incidenza settimanale ma il numero di pazienti ricoverati è al momento sotto la soglia d’allerta: 6% in rianimazione e 4% in area medica. “Passeremo anche in zona rossa se non si fermano i contagi. Siamo preoccupati per questo incremento lento e inesorabile. Per fortuna gli ospedali non sono pieni grazie ai vaccini. Ma nel giro di due settimane, stando alle proiezioni, rischiamo di avere cento persone in intensiva, ha spiegato il Governatore del Veneto Luca Zaia.

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Intanto il bollettino quotidiano di ieri ha confermato l’aumento della circolazione del virus. Oltre 5mila i nuovi contagi, con un tasso di positività che raggiunge il 2,1%, mai così alto da due mesi a questa parte.

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