Rivedere le attuali regole anti Covid per salvare il natale. Validità del tampone portata a 24 ore, riduzione della durata del Green Pass e terza dose per tutti. Il Governo studia il piano per abbassare la curva epidemiologica in vista delle festività invernali.
Salvare il Natale e garantire “alle imprese e alle attività commerciali di rimanere aperte”. E’ questo l’obiettivo del Governo che studia nuove regole per abbassare la curva epidemiologica e contenere il numero dei contagi. I dati raccontano di un’Italia in piena quarta ondata: oltre 7mila i nuovi positivi di ieri, 458 i ricoverati in terapia intensiva e 36 vittime.
Nonostante la situazione pandemica sia migliore rispetto alla maggior parte dei paesi europei, i Ministri ritengono necessaria la revisione delle attuali misure per non vanificare gli sforzi fatti finora. La campagna vaccinale e la decisione di puntare forte sul Green Pass hanno dato i loro frutti, ma il Ministro Speranza insiste sulla necessità di continuare a utilizzare “la mascherina il più possibile, perché la situazione delle prossime settimane è insidiosa“.
Covid, terza dose per tutti e Green Pass più breve
Gli studi dell’Istituto Superiore di Sanità hanno dimostrato che l’efficacia del vaccino anti Covid-19 cala dopo sei mesi dalla seconda somministrazione. Ma rivelano che una terza dose sembra, al momento, sufficiente per garantire un’adeguata copertura. Ecco perché, dal 1 dicembre, si parte con i richiami agli over 40. Il primo step di un percorso che mira a immunizzare l’intera popolazione, coinvolgendo anche coloro che finora hanno deciso di non ricevere neanche la prima dose. Probabile che l’ampliamento della platea vaccinabile con richiamo arrivi entro l’inizio del prossimo anno, ma se i contagi dovessero continuare a salire non è escluso si possano abbreviare i tempi.
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Green Pass più breve: proprio il calo della protezione del vaccino anti Covid ha portato gli esperti a suggerire una riduzione dei tempi di validità del certificato verde. Al momento il certificato ha durato di un anno, dall’ultima somministrazione. Ma viene considerato un tempo troppo lungo e si pensa di ridurlo a 9 mesi.
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Test antigenici
Dubbi anche sull’attendibilità dei tamponi rapidi. Troppi i “falsi negativi”, per cui si sta pensando di non considerarli strumenti diagnostici validi per il rilascio del Green Pass. Un’alternativa plausibile sarebbe portare la validità del tampone molecolare da 72 a 48 ore e di quello antigenico da 48 a 24 ore. Una revisione piuttosto delicata perché molti cittadini non vaccinati utilizzano il tampone per ottenere il rilascio del Green Pass che consente loro di accedere al luogo di lavoro. Ma la riduzione dei tempi di validità del test sarebbe un valido incentivo, per i dubbiosi, a cominciare il ciclo di vaccinazione.