Dopo l’incriminazione per oltraggio al Congresso, arrivata la scorsa settimana, Steve Bannon si è consegnato all’FBI. L’ex consigliere dell’ex presidente Donald Trump si era rifiutato di collaborare con la commissione della Camera che indaga sui fatti il 6 gennaio.
Bannon, mentre entrava negli uffici dell’agenzia, davanti alle telecamere è stato provocatorio affermando: “Stiamo abbattendo il regime di Biden. Voglio che voi,
ragazzi, restiate concentrati sul messaggio… questo e’ tutto rumore“, ha aggiuntoI capi d’accussa per l’ex stratega di Trump sono due: uno per non aver testimoniato e l’altro per non aver consegnato i documenti richiesti. La pena potrebbe essere fino a due anni di carcere.
l’ex consigliere di Trump, 67 anni, dovrebbe comparire in tribunale nelle prossime ore. Il caso è nelle mani del giudice distrettuale Carl Nichols, magistrato nominato da Trump. A ottobre, la commissione del 6 gennaio della Camera aveva chiesto a Bannon la presentazione di documenti e la sua testimonianza. Il suo avvocato, Robert Costello, aveva affermato che il suo assistito non avrebbe collaborato all’indagine perché Trump gli aveva ordinato di non farlo.
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Bannon si sarebbe rifiutato di presentare i documenti al Congresso perchè protetti dal “Privilegio esecutivo”
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Lo stesso avvocato ha sottolineato come i documenti richiesti a Bannon non sarebbero stati presentati perché protetti dal privilegio esecutivo, ossia la facoltà del presidente di mantenere segreti atti della sua attività, richiesto dall’ex inquilino della Casa Bianca.
L’amministrazione Biden ha già rifiutato di rivendicare il privilegio esecutivo per quanto riguarda i documenti e i testimoni relativi all’invasione del Campidoglio degli Stati Uniti dello scorso 6 Gennaio.