Cresce la tensione al confine Polonia-Bielorussia, ma i movimenti di truppe si estendono anche all’Ucraina. Scambi di accuse tra paesi Nato e Russia: una giornata all’insegna dei venti di guerra in Europa.
Dopo le parole della Nato di oggi, che ha chiesto con forza alla Bielorussia di cambiare il suo comportamento sui migranti, anche gli Stati Uniti – membro cardine dell’alleanza transatlantica – hanno affermato di essere vigili rispetto a quanto accade alla frontiera polacca. A parlare sia il segretario di Stato Anthony Blinken, che ha accusato il presidente bielorusso Lukashenko di usare i migranti “come arma contro la Ue“, sia la vicepresidente Kamala Harris, che ha parlato di “azioni molto preoccupanti” in relazione ai fatti di questi giorni.
La Polonia, membro della Nato, ha intanto mobilitato 15mila soldati al confine con la Bielorussia. Dal canto suo la Russia non sta a guardare. Insieme all’alleata Minsk, i due paesi hanno svolto esercitazioni miste usando paracadutisti a sole 20 miglia da dove è radunato uno dei gruppi di migranti che sta cercando di superare il confine polacco. Nell’occasione sono anche morti due paracadutisti russi, a causa di problemi nell’apertura dei loro dispositivi.
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Il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov ha poi smentito l’ipotesi, avanzata in giornata da Lukashenko, di voler fermare le forniture di gas verso l’Europa. Peskov ha respinto inoltre le accuse, mosse anche dagli Stati Uniti, per cui la Russia starebbe preparando un attacco all’Ucraina sfruttando l’attuale situazione di tensione a nord. Ipotesi contro la quale ha iniziato a prepararsi Kiev, che ha spostato circa 8500 soldati aggiuntivi nelle regioni del Donbass e di Luhansk, dove da anni è in corso una guerriglia tra truppe ucraine e movimenti separatisti filo-russi che si contendono la sovranità sull’area.
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“La Russia non minaccia nessuno“, ha detto Peskov, aggiungendo che l’ipotesi è semplicemente un “tentativo vuoto e infondato di incitare alle tensioni“. Sul tema è intervenuta anche la Francia, nelle parole del titolare dell’Eliseo Macron, che ha avvertito Mosca di “severe conseguenze” in caso di attacco all’Ucraina. Macron ha poi confermato che parlerà presto con Putin, aggiungendo che anche il premier italiano Mario Draghi sentirà il presidente russo.
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