Sergio Aguero, attaccante del Barcellona, ex Manchester City, alle prese con una malattia complicata: il giocatore valuta il ritiro. I dettagli.
Pessime notizie per Sergio Aguero, l’attaccante del Barcellona (ex Manchester City) potrebbe addirittura essere costretto al ritiro: il motivo è di salute. Problemi al cuore, lo stesso che tante volte ha fatto battere più forte ai tifosi inglesi prima e spagnoli poi. Il suo non va come dovrebbe, nel senso che ha un’aritmia cardiaca. Situazione che potrebbe costringerlo al ritiro anticipato. I problemi hanno iniziato a intensificarsi contro l’Alaves: dopo la partita, i Blaugrana hanno diffuso un comunicato che non lascia spazio all’immaginazione.
“Il giocatore è stato sottoposto a un procedimento diagnostico e terapeutico” si legge sui canali ufficiali dei catalani a cura del Dottor Josep Brugada. “Nei prossimi mesi si valuterà l’effettività del trattamento al fine di determinare il suo processo di recupero”. Tutto, quindi, è in divenire: i bene informati, però, dicono che la condizione di Aguero sarebbe tutt’altro che benevola. L’aritmia potrebbe essere maligna: significa che il cuore non deve subire strapazzi, quindi l’agonismo potrebbe passare in secondo piano.
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Aguero, la malattia che lo attanaglia: di cosa si tratta
Nello specifico, la sua patologia consiste in un’alterazione della frequenza o della ritmicità del battito cardiaco. Il cuore, in buona sostanza, non sta mai fermo – e questo succede a chiunque – ma a ritmo diverso. Il più delle volte alternato. Questa discordanza non fa bene. Nel dettaglio, si parla di brachicardia quando la ritmicità cardiaca scende sotto i 60 battiti al minuto e di tachicardia, invece, quando si arriva a 100 battiti al minuto.
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La condizione di aritmia può essere generata da un danno ischemico al cuore oppure da una malformazione spesso ignota: un quadro molto simile a quello del collega Eriksen, che però si è manifestato sotto forma di arresto cardiaco. Campanelli d’allarme con cui Aguero sta imparando a fare i conti. La situazione è sotto controllo, ma il calcio potrebbe essere presto un ricordo per lui che comunque qualche soddisfazione – negli anni – se l’è tolta. Ora deve pensare a sé stesso e capire come andare avanti, dovrà metterci il cuore. In tutti i sensi.