Oltre quattro anni di prigione. È la richiesta per Jacob Chansley, noto come lo “Sciamano di QAnnon”. È diventato l’immagine pubblica dell’assalto al Congresso degli Stati Uniti.
Il pubblico ministero, nella richiesta di condanna al giudice, ha chiarito vuole usare la sentenza di Chansley come esempio per scoraggiare futuri attacchi al governo. Il tentato colpo di stato, ha scritto l’accusa, “Ha fatto mettere in discussione la nostra sicurezza e la quella del Paese in cui viviamo“. Una richiesta di pena pensate dovuta anche ai suoi comportamenti nei giorni seguenti l’assalto al Congresso: “Nei giorni successivi – ha detto il procuratore – non ha mostrato nessun pentimento vantandosi con i media delle azioni dei rivoltosi che quel giorno hanno costretto i deputati a rifugiarsi nei bunker“.
L’accusa ha sottolineato che la maggiore severità richiesta nei confronti di Chansley è dovuta anche a causa dei suoi comportamenti nei mesi precedenti all’assalto quando l’uomo era stato attivo nel disseminare disinformazione sulla vittoria elettorale di Joe Biden e l’integrità delle elezioni.
Lo “Sciamano” è il terzo imputato dell’assalto al Congresso
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Lo “Sciamano di QAnnon” è il terzo imputato a raggiungere la fase di condanna, dopo essersi dichiarato colpevole. La richiesta di 51 mesi è molto più pesante di quella proposta per Paul Hodginks, per cui erano stati chiesti 18 mesi. Hodginks, al momento, è l’unico condannato. Il giudice alla fine ha stabilito in otto mesi la sua pena.
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Nelle prossime ore è attesa la decisione del giudice Royce Lamberth, lo stesso del caso dello “sciamano”, su Scott Fairlamn, un ex lottatore Mma che ha ammesso di aver aggredito un poliziotto, per il quale i procuratori hanno chiesto 44 mesi.