Accusata di evasione fiscale per fatti che risalivano al 2012, Simona Ventura è stata però assoluta dal tribunale di Milano. Un sospiro di sollievo per la conduttrice, ogni domenica in onda sa Rai Due insieme a Paola Perego
Assolta perché “il fatto non sussiste“. Queste poche parole sono bastate per far tirare un sospiro di sollievo a Simona Ventura. Un fatto che risale addirittura al 2012. La conduttrice infatti era stata accusata di evasione fiscale nel processo in cui era imputata per dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici all’erario. Per contributi pari a circa 500 mila euro tra il 2012 e il 2015.
Lo ha deciso il giudice della seconda sezione penale del tribunale di Milano, respingendo la richiesta del pm Silvia Bonardi, che aveva chiesto invece una condanna di un anno e quattro mesi.
Simona Ventura, anni di sofferenza per un fatto che “non sussiste”
Grande soddisfazione da parte degli avvocati Jacopo Pensa e Federico Papa: “Dopo anni di sofferenza si chiude questa vicenda penale che non meritava neppure di aprirsi per Simona Ventura, già torturata sotto l’aspetto tributario” ha dichiarato l’avvocato Pensa.
Finalmente la conduttrice può sentirsi sollevata da un’ipotesi di accusa che si è portata dietro per tanti anni. Al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, ma persone vicine a lei confermano la sua grande soddisfazione.