La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese è intervenuta, durante l’assemblea dell’Anci di questa mattina a Parma, in merito a future restrizioni nei confronti dei cortei contro il Green Pass. Ecco le sue parole.
“Il diritto di manifestare è costituzionalmente garantito, ma esiste anche un bilanciamento dei diritti: si può manifestare, ma servono regole che proteggano gli altri cittadini, il diritto al lavoro e il diritto alla salute. Sto per emanare una direttiva che tiene conto di questi principi, riconoscendo il diritto alla manifestazione con delle regole ben precise. Oggi tornerò a Roma e metterò a punto gli ultimi aspetti“. Così la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, parlando questa mattina all’Assemblea dell’Anci a Parma. L’intervento è legato alla polemica rispetto ai cortei No Green Pass delle ultime settimane. Da parte di molti esponenti dei partiti, dai sindaci e dalle associazioni di categoria si è alzata infatti una pressante richiesta di limitazioni.
E con le sue dichiarazioni Lamorgese viene incontro agli inviti nei suoi confronti: “Sono diversi sabati che le città hanno tantissime difficoltà“, ha aggiunto la titolare del Viminale, “tante giornate prefestive che hanno messo a dura prova non solo i cittadini, ma anche le attività commerciali che si trovano in un momento positivo per la ripresa”. Non si può pensare che a fronte di un’economia in ripresa, “tutte queste manifestazioni” possano penalizzarla, ha aggiunto Lamorgese. Che ha come obiettivo, dice, tutelare le persone vaccinate “che hanno diritto ad avere spazi di vita sicuri”.
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Parole Lamorgese su No Green Pass. Ok dai sindaci, Salvini attacca
Quali le possibili nuove misure sui cortei? Ancora nello specifico non si sanno. Anche se il sottosegretario Carlo Sibilia ha detto che entro oggi la direttiva sarà inviata a questori e prefetti. Senza dubbio “si parlerà del bilanciamento dei diritti: il diritto alla manifestazione, ma anche il diritto al lavoro, allo studio, alla salute”, ha aggiunto Lamorgese. “Non dobbiamo dimenticare che siamo in un periodo di pandemia e rischiamo che ci sia un aumento dei contagi e dobbiamo stare attenti, al di là di quelle che sono queste manifestazioni no Pass che ogni sabato vediamo“.
E alle parole di Lamorgese arriva subito il plauso dei principali sindaci del paese. Per Roberto Gualtieri, neo-sindaco di Roma, “bisogna avere una grande attenzione e rigore nel rispetto della sicurezza e della salute di tutti i cittadini“. Per questo motivo, spiega Gualtieri, “è molto positiva l’impostazione della ministra Lamorgese” rispetto all’attesa direttiva in merito ai cortei contro il Green Pass. “Vediamo se il tutto verrà rispettato. Certamente la città trarrebbe grande beneficio da manifestazioni statiche, che permettano di manifestare, che riconoscano il diritto di manifestare, ma che in un periodo, soprattutto natalizio e di grande potenziale lavoro per il commercio permetta di salvare il lavoro“, ha invece commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Attacca Lamorgese invece il segretario della Lega Matteo Salvini: “Se vietiamo le manifestazioni perché non siamo in grado di fare rispettare le regole, allora il ministro dell’Interno non è in grado di fare il suo lavoro“.
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Stretta su cortei No Green Pass. Le reazioni di Zaia e Fedriga
Ma il governatore leghista del Veneto, Luca Zaia, non sembra condividere lo stesso approccio del suo leader. “La manifestazione è un diritto democratico, deve essere tollerata nella misura in cui non sia una privazione della libertà degli altri. Parliamo di 16 manifestazioni di seguito“, ha detto Zaia, approvando implicitamente la posizione di Lamorgese su un’azione di bilanciamento dei diritti in ballo.
Duro contro i cortei No Green Pass anche il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: “Per colpa delle manifestazioni abbiamo avuto il più grande cluster della storia della pandemia in Friuli Venezia Giulia”.
