Ancora tensioni tra Polonia e Bielorussia. Dopo che lunedì 8 novembre centinaia di profughi si sono ammassati al confine tra i due stati per entrare nel territorio dell’Unione Europea. L’accusa di Von der Leyen: “Minsk strumentalizza i migranti”.
Prosegue lo scontro tra Varsavia e Minsk. Durante la tarda mattinata di ieri centinaia di migranti si sono ammassati al confine tra Polonia e Bielorussia tentando di entrare in territorio europeo. Alto il rischio di una crisi umanitaria: la frontiera è stata militarizzata, tra i 10 mila e i 20 mila gli uomini inviati al confine per impedire l’ingresso nel paese. La Commissione europea ha criticato duramente il Governo bielorusso, accusando Lukashenko di volersi vendicare delle sanzioni imposte dall’Ue a seguito della repressione dell’opposizione al regime. “La strumentalizzazione dei migranti per scopi politici è inaccettabile”, ha sottolineato in un comunicato la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.
Intanto il Ministero della Difesa bielorusso respinge al mittente le accuse che vedrebbero Minsk pianificare l’ondata dei profughi che al momento stanno tentando di entrare nel territorio europeo: “Infondate e non comprovate le accuse da parte polacca”, si legge in un comunicato.
Scontro Polonia-Bierlorussia sui migranti, la Germania: “L’UE agisca”
La grave crisi politica scoppiata nelle ultime ore tra Polonia e Bielorussia sulla questione migranti preoccupa anche la Germania, che ha invitato l’Unione Europea a prendere una posizione netta nei confronti di Minsk. “La Polonia o la Germania non possono farcela da sole. Dobbiamo aiutare il Governo polacco a proteggere il loro confine esterno. Questo sarebbe effettivamente il compito della Commissione europea. Ora li invito ad agire”, ha dichiarato alla Bild il Ministro degli Esteri ad interim tedesco Horst Seehofer.
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Solidarietà al Governo polacco anche da parte del Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg, che su Twitter ha commentato: “L’uso dei migranti da parte della Bielorussia come tattica ibrida è inaccettabile. La Nato è solidale con la Polonia e tutti gli alleati nella regione”, spiega Stoltenberg.
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Al momento nuove sanzioni contro Minsk sono al vaglio della Commissione europea. La Bielorussia smentisce qualsiasi strumentalizzazione dei migranti per finalità politiche. Intanto al confine tra i due paesi 10 persone hanno perso la vita, la notizia è stata riportata dal quotidiano polacco Gazeta.
UE, sospese le facilitazioni per i visti dei funzionari di Minsk
E’ arrivata in mattinata la risposta dell’Unione europea agli “attacchi ibridi” lanciati da Misnk nelle ultime ore. La Commissione UE ha approvato una misura che sospende parzialmente l’accordo tra Bielorussia e Unione sulle le agevolazioni per i visti dei funzionari del Governo Lukashenko. Il provvedimento, annunciato e proposto dalla Commissione europea lo scorso 29 settembre, non si applicherà ai comuni cittadini bielorussi.
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Bielorussia, portavoce Seae: “Regime inganna i migranti, approccio da gangster”
Durissime critiche al regime Lukashenko anche dal portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna Peter Stano, che questa mattina ha parlato in conferenza stampa a Bruxelles: “Viene promesso un facile ingresso nell’Ue e naturalmente i migranti lo usano, perché vogliono venire. Il regime fa loro credere che sia una cosa facile. E’ un approccio inumano, da gangster, che inganna le persone con la falsa promessa di ingresso nell’Unione“, conclude.