Omar Confalonieri, l’agente immobiliare milanese arrestato per aver narcotizzato una coppia di clienti e abusato della donna potrebbe aver colpito già diversi anni fa. Il suo nome è apparso in una vecchia indagine della Procura di Bergamo. Ecco cosa è successo.
Spunta un nuovo caso sospetto di violenze sessuali a carico di Omar Confalonieri, l’agente immobiliare milanese, arrestato venerdì scorso. É accusato di aver drogato una coppia di clienti, per poi abusare della donna. I cold case è relativo ad un fascicolo aperto diversi anni fa dalla procura di Bergamo e poi archiviato per mancanza di prove. Tutto il materiale è stato inoltrato alla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e alla pm Alessia Menegazzo, che stanno indagando sul caso della giovane coppia milanese.
Pochi, pochissimi i dettagli che sono filtrati su questa vecchia vicenda, che si va ad aggiungere ad altre due denunce sporte da altre due donne di recente. E si somma alla condanna inflitta nel 2009 a Confalonieri dal Tribunale di Monza per aver stordito una collega 18enne con degli psicofarmaci e aver approfittato di lei. Caso per il quale l’uomo – che nel frattempo si è sposato, ha ampliato il suo giro d’affari e ha avviato un prestigioso studio in via Montenapoleone – è stato “riabilitato” nel 2013 dal Tribunale di Milano.
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L’aperitivo ‘drogato’ offerto dall’agente immobiliare
Gli inquirenti non hanno dubbi: Confalonieri è seriale. È il modus operandi la costante dei suoi attacchi. Aveva stordito con delle benzodiazepine la giovane collega di lavoro e lo stesso ha fatto, usando il Lorazepam in dosi massicce – con la coppia di clienti. Il 2 ottobre, intorno a mezzogiorno, li ha incontrati in un bar pasticceria vicino a casa loro. Dopo aver ordinato tre spritz, due con l’Aperol per la coppia e uno con il Campari per se, è andato in bagno per alcuni minuti. E prima di tornare al tavolo ha fatto qualcosa di strano. Ha preso i bicchieri – ancora semivuoti – si è allontato un attimo e poi li ha portati alla coppia. E quando il cameriere ha ripreso i calici, per finire di preparare i cocktail, Confalonieri con una scusa è tornato al bancone, ha preso di nuovo i bicchieri e li ha portati ai due giovani coniugi. Per il gip Stefania Pepe, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, è “evidente” che il 48enne ha sfruttato quel tempo per versare “nell’aperitivo la sostanza psicotrope”. Proprio quei farmaci che hanno stordito le vittime per ore. E hanno fatto effetto praticamente subito.
Lui barcolla lei non riesce infilare il portafoglio in borsa
Quando i tre si sono allontanati dal bar, il titolare ha notato che “il ragazzo della coppia” stava talmente male da “allontanarsi sorretto dall’altro uomo che lo teneva sotto braccio, in quanto non riusciva neanche a camminare”. Anche la compagna, con la bimba di pochi mesi in braccio, “gli era sembrata molto intontita e differente dal solito, infatti, dopo aver pagato con la carta di credito l’importo di 15 euro, non riusciva nemmeno a infilare il portafoglio all’interno della borsa”. La coppia, quindi è tornata a casa, accompagnata da Confalonieri, per dare da mangiare alla bambina. La donna si messa al volante ed era talmente confusa da tamponare un’altra auto in sosta.
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Il buio nei ricordi delle vittime
Poi nei ricordi delle due vittime c’è il buio, intervallato da qualche flash. Confalonieri con una tazzina di caffè in mano, destinata all’uomo, la donna seduta in salotto, con abiti diversi rispetto a quelli della mattina al bar. Solo alle 18 i due giovani coniugi sono stati svegliati dai parenti che, non sentendoli, erano andati a casa loro a cercarli e li hanno trovati ancora incoscienti. Sono andati in ospedale e una volta dimessi hanno denunciato.