In Italia i contagi da Covid stanno salendo rapidamente e in quasi tutte le Regioni, l’Rt è sopra l’1. Mentre il Governo chiede di accelerare sulle terze dosi, intanto però il numero delle prime non cresce. Qual’è il quadro della situazione italiana, quali errori ancora commettiamo? In ESCLUSIVA al quotidiano online Free.it l’opinione del farmacologo Silvio Garattini.
Il Governo sta cercando di correre ai ripari per proteggere il più possibile l’Italia dalla quarta ondata. Al momento la curva dell’epidemia punta dritto verso l’alto e sarà difficile invertire l’andamento da qui alle prossime settimane. Quali sono gli errori che rischiamo di commettere? La redazione del quotidiano online Free.it lo ha chiesto a Silvio Garattini, farmacologo e fondatore dell’Istituto Farmacologico “Mario Negri” di Milano.
Dal suo punto di vista, come stanno le cose nel nostro Paese?
“Certamente da noi la situazione è ancora sotto controllo, perché abbiamo fatto una buona campagna vaccinale. Ma i contagi stanno aumentando e non sono certo che resteremo incolumi, tra i vari Paesi europei. Non ci sono molti decessi, ma ci sono tante persone ancora non vaccinate. Infatti, per ora, morti e ricoveri riguardano persone che non hanno avuto nemmeno una dose”.
Cosa fare ora per proteggersi?
“E’ necessario stare attenti. La gente ha dimenticato quel che è successo, si comporta come se tutto fosse normale. Bisogna, invece, che arrivino dei messaggi che invitino all’attenzione e a seguire le regole base. Usare le mascherine anche all’aperto e al chiuso in maniera meno sportiva. Vedo gente anche al supermercato che ce l’ha abbassata o con mezza bocca e naso fuori. Tenere le distanze, quanto meno non accalcarsi al chiuso. Anche qui, vedo gente ammassata ai tavolini, in fila alle casse. Insomma, in questo momento bisogna tornare a seguire le norme che valevano prima”.
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Covid, Garattini a Free.it, “Alleggerimento repentino delle misure”
Crede che si sia stato un ammorbidimento delle regole dal governo?
“C’è stato un eccesso di aperture e un alleggerimento repentino delle misure precauzionali. Il governo è diventato di colpo meno severo e più accondiscendente. E la gente ha smesso di seguire le regole, oppure le segue, ma meno scrupolosamente. Il risultato è sotto gli occhi: c’è l’aumento dei contagi che vediamo oggi e che speriamo non cresca ancora. Quindi se non c’è stato un ammorbidimento, certamente questa è stata la sensazione”.
Cosa ne pensa del Green Pass, è giusto usarlo?
“Giustissimo, anche se non credo che rilasciarlo con un tampone, per di più rapido, serva a molto. Il tampone fotografa il momento, ma è possibile che quella persona un ora dopo sia positiva. Far entrare persone non vaccinate in luoghi affollati come lo stadio è molto rischioso. Il virus circola abbondantemente. Quindi Green Pass sì, misura valida, ma solo se si ha fatto davvero il vaccino, altrimenti è una presa in giro”.