In Iraq un drone kamikaze ha tentato di uccidere il Primo Ministro della capitale Bagdad. Illeso. Allarme in tutta la Green Zone per proteste ed eventuali altri attentati. Solidarietà al governo iracheno da parte degli Stati Uniti.
E’ un attentato fallito quello che si è consumato in Iraq contro il Primo Ministro del governo di Baghdad Mustafa al-Kadhimi. Il politico era in casa quando un drone esplosivo si è andato a schiantare contro la facciata di vetro sventrandola. Al-Kadhimi non ha riportato ferite serie, mentre secondo fonti irachene, un uomo della sua scorta sarebbe rimasto uccisa. L’attentato ha messo in allerta tutta la Green Zone della capitata irachena.
“Sto bene, grazie a Dio, e chiedo calma e moderazione da parte di tutti per il bene dell’Iraq”, ha poi fatto sapere il primo ministro poco dopo il fallito omicidio. I codardi attacchi con razzi e droni non costruiscono patrie e non costruiscono un futuro” ha poi aggiunto Mustafa al-Kadhimi .
Iraq, attentato al Primo Ministro. Le proteste contro il risultato elettorale
In Iraq da qualche giorno la situazione è molto tesa. Molti cittadini iracheni, infatti, non intendono accettare il risultato delle elezioni che si sono svolte lo scorso 10 ottobre. A vincere la competizione elettorale è stato il capo sciita Moqtada al Sadr, che ha conquistato 73 seggi Proprio quando è avvenuto l’attacco con il drone, infatti, all’entrata della Green Zone c’era una protesta. La tensione era molto alta ma non è ancora chiaro chi abbia lanciato il drone esplosivo. Il tentato attentato, per ora, non è stato ancora rivendicato.
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“Questo apparente atto di terrorismo, che condanniamo fermamente, era diretto al cuore dello stato iracheno. Siamo in stretto contatto con le forze di sicurezza irachene incaricate di sostenere la sovranità e l’indipendenza dell’Iraq e abbiamo offerto la nostra assistenza mentre indagano su questo attacco”. Sono state queste le parole del portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price. I governi internazionali stanno monitorando la situazione in Iraq.
