Dal 1 gennaio si potrà presentare domanda per accedere all’assegno unico per i figli. L’importo sarà calcolato in base all’Isee e per dovrebbe aggirarsi intorno ai 180 euro per i redditi più bassi. Maggiorazioni previste nel caso in cui entrambi i genitori e lavorino e i figlio sia disabile.
Tra i 50 e 180 euro. E’ il valore dell’assegno unico per i figli 2022 il cui importo sarà calcolato in base all’Isee e al reddito. Con questo strumento lo Stato intende, in un periodo di crisi come quello attuale, sostenere le famiglie con bambini e favorire la natalità in Italia, dove da dodici anni si registra un persistente calo delle nascite. Il decreto attuativo della misura dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri la prossima settimana e dal 1 gennaio sarà possibile presentare le domande per ottenere l’aiuto.
Le richieste potranno essere presentate fino alla fine di febbraio 2022. L’erogazione dell’assegno unico per i figli scatterà a marzo: questo slittamento di due mesi si spiega con la scelta di consentire alle famiglie di presentare l’Isee aggiornato all’anno precedente, che rimarrà la base su cui verranno calcolati i singoli importi.
Assegno unico per i figli, come si calcolano gli importi
Dovrebbe essere circa la metà della famiglie italiane ad avere diritto all’erogazione dell’importo massimo: quelle che, secondo i dati Istat, hanno un Isee fino a 15mila euro.
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L’importo dell’assegno andrà, dunque, dai 50 euro per i redditi più alti fino ai 180 euro per i redditi più bassi. Per sostenere il lavoro femminile sono previste maggiorazioni nel caso in cui entrambi i genitori lavorino.
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Sarà corrisposta la somma minima anche in caso di mancata presentazione dell’Isee: in questo caso l’assenza di certificazione che attesti il diritto alla percezione di un importo maggiore produce automaticamente l’erogazione al minimo. Sono previste, inoltre, maggiorazioni nei casi in cui il figlio sia disabile.