L’udienza sul caso di Ciro Grillo e dei tre amici è stata rinviata al 26 novembre 2021: la decisione è stata comunicata ai legali. In aula non erano presenti i quattro giovani accusati di violenza sessuale di gruppo.
L’udienza sul caso deve decidere quanto presumibilmente accaduto durante la notta tra il 16 e il 17 luglio 2019 all’interno della villa di Porto Cervo di Beppe Grillo, padre di uno dei quattro giovani accusati. I quattro giovani sono accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane studentessa italo-norvegese.
Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria hanno scelto di seguire a distanza l’evolversi della situazione. L’udienza sarebbe stata rinviata, secondo quanto riportato dall’Ansa, per consentire la perizia in merito alla trascrizione delle intercettazioni. Adesso l’ultima parola spetta al gup Internaldi che dovrà decidere se rinviare a giudizio o meno i quattro ragazzi.
Caso Ciro Grillo, le accuse per i quattro giovani sono pesanti
Sul caso è intervenuta anche Giulia Bongiorno che difende la ragazza autrice della denuncia ai quattro giovani. “Ogni volta che la vicende riemerge sui media, per la mia assistita è come cospargere sale su una ferita ancora aperta. L’enfatizzazione mediatica è stata una prova pesante. È stata un’udienza tecnica, la gup Interlandi ha dato incarico a un perito di trascrivere le intercettazioni“, ha commentato l’avvocato Bongiorno agli organi d’informazione presenti fuori dal tribunale. Il legale della giovane avrebbe parlato quindi di materiale probatorio, già comunque presente nel fascicolo, ma che non sarebbe stato ancora trascritto.
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Nel frattempo l’avvocato Andrea Vernazza, legale dei quattro giovani accusati, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla vicenda. “Abbiamo anticipato informalmente la scelta del rito ordinario, che formalizzeremo il 26 novembre in occasione della prossima udienza“, si legge sull’Ansa. Nel frattempo l’avvocato Andrea Vernazza, legale dei quattro giovani accusati, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla vicenda. “Abbiamo anticipato informalmente la scelta del rito ordinario, che formalizzeremo il 26 novembre in occasione della prossima udienza“, commenta Vernazza.