Sedi di quotidiani, il palazzo della Regione, il Tribunale, la Rai e la Camera del lavoro di Milano, ci sono tutti gli obiettivi sensibili in un preavviso di corteo no green pass anche per questo sabato nel capoluogo lombardo. Trieste e Torino dicono “Basta manifestazioni”.
Parte tutto da una mail inviata alla questura di Milano che sa di provocazione, una consuetudine di questi tempi. Il clima nel capoluogo lombardo, ma è così in tutta Italia, si fa teso per il sedicesimo fine settimana di fila. A metà luglio è iniziata la protesta dei movimenti No Green pass e No vax nel nostro paese. Gli investigatori monitorano le chat Telegram e Whatsapp dalle quali partono le convocazioni nelle piazze e dove si sfoga la rabbia contro il premier Draghi, la politica tutta e i vari sindaci delle città.
Questa mattina Giuseppe Sala il primo cittadino di Milano sul caso della richiesta dei No pass ha detto ai giornalisti: “E’ in corso una trattativa con la Prefettura. I manifestanti hanno chiesto di attraversare il centro cittadino vicino ai luoghi sensibili. Bisogna cercare di portare a un maggiore buon senso il diritto di manifestare, senza bloccare la citta. Difficile dire come finisce, abbiamo visto che si concorda un percorso ma poi alcune frange non rispettano l’accordo” dice.
E sugli effetti del blocco in città al sabato, cittadini e turisti nelle vie dello shopping che non si fermano nei negozi, i disagi al traffico, ci sono le lamentele di Confcommercio “Facciamo appello alla responsabilita’ e alla ragionevolezza. Il commercio e ristorazione del sabato vale oltre il 25% del fatturato settimanale. negli ultimi tre sabati di proteste a Milano ci sono state perdite per oltre 10 milioni di euro. Tra poco è Natale e siamo molto preoccupati” scrive in una nota il presidente Sangalli.
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Dopo l’innalzamento dei contagi Covid post manifestazioni dei portuali a Trieste, il timore è che a causa degli assembramenti del sabato anche in altre città il virus riprenda forza. A Trieste il sindaco Roberto Dipiazza ha firmato una ordinanza urgente per contenere l’epidemia e scrive di come gli organizzatori dovranno prevedere personale che controlli mascherine e distanziamento nel corso dei cortei. A Torino l’appello della presidente di Ascom, l’associazione delle imprese italiane: “Basta cortei in centro, fateci lavorare. Da 9 weekend Torino e’ ostaggio di manifestazioni”. Anche il neo sindaco Lo Russo scrive al prefetto “Consumi troppo deboli. C’è timore in vista delle festivita’ natalizie”.
Dopo quanto accaduto sabato a Novara con i manifestanti che si sono paragonati alle vittime dei campi di concentramento nei lager nazisti, i No green pass annunciano che saranno ancora in piazza. Intanto l’ideatrice della protesta Giusy Pace e coordinatrice del personale infermieristico dell’azienda ospedaliera universitaria novarese, è stata sospesa.
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