Il caso armi negli Stati Uniti resta sempre un tema molto delicato. La legge approvata dallo stato di New York e che regola il porto d’armi da fuoco, potrebbe subire una sostanziale modifica da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti.
I giudici dell’alta Corte degli Stati Uniti, a maggioranza conservatrice, dopo la nomina di tre componenti da parte dell’ex presidente statunitense Donald Trump, sono apparsi scettici sulle restrizioni al porto d’armi come previsto dalla normativa newyorchese. Nell’udienza tra i nove giudici, tenutasi ieri, sono emerse significative divisioni tra la maggioranza conservatrice e la minoranza progressista.
Alcuni dei giudici conservatori vorrebbero comunque trovare una soluzione intermedia per bilanciare i diritti sulle armi. E’ previsto dalla costituzione americana e la sicurezza pubblica. Quello relativo alla legge di New York sul porto d’armi da fuoco è il primo caso importante che coinvolge il Secondo Emendamento, il diritto costituzionale di portare armi.
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Armi Stati Uniti. Corte Suprema scettica sulla legge approvata da New York
Dopo le nomine di qualche anno fa dell’ex presidente degli Donald Trump, che hanno spostato la maggioranza verso l’ala più favorevole alla libertà di utilizzo di armi da fuoco, sono aumentati i timori tra i sostenitori del controllo delle armi e le restrizioni locali, così la legge di New York, potrebbero essere a rischio.
Nel corso di una manifestazione fuori dal tribunale, Angela Ferrell-Zabata, di Everytown for Gun Safety, ha affermato che “Le potenziali conseguenze sono piuttosto negative e potrebbero rendere più difficile per gli stati e le città affrontare questa crisi”. Secondo il Gun Violence Archive, lo scorso anno negli Stati Uniti ci sono stati più di 43.000 morti per arma da fuoco, compresi i suicidi.