Il Covid-19 torna a spaventare il vecchio continente. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso preoccupazione per la velocità con cui il virus ha ripreso a circolare in Europa. Si stima che entro febbraio si possa registrare un altro mezzo milione di morti.
“Siamo di nuovo all’epicentro della pandemia“. Queste le parole pronunciate, in Conferenza Stampa, dal Direttore dell’Oms per l’Europa Hans Kluge. A preoccupare è il ritmo con cui il Covid-19 ha ripreso a correre nella Regione europea, l’unica secondo i dati dell’Oms a far registrare un aumento dei contagi settimanali (+6%) e dei decessi (+12%). Particolarmente critica la situazione in Russa, Romania e Bulgaria dove il tasso di vaccinazione è estremamente basso.
“L’attuale ritmo dei contagi nei 53 paesi della regione europea suscita forte preoccupazione”, ha dichiarato Kluge. Che poi ha aggiunto: “Se la tendenza dovesse continuare, si stima un altro mezzo milione di morti Covid-19 entro febbraio”
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Covid, i motivi dell’emergenza europea
Secondo quanto riferito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il motivo di questa impennata dei contagi andrebbe ravvisato nella scarsa copertura vaccinale e nel recente allentamento delle misure anti Covid-19. I dati forniti da Oms Europa riferiscono di ricoveri “più che raddoppiati in una settimana” e di numero di casi giornalieri in crescita da sei settimane consecutive.
“Proiezioni affidabili mostrano che se dovessimo raggiungere un tasso di uso del 95% delle mascherine, in Europa e in Asia centrale, potremmo salvare fino a 188.000 vite sul mezzo milione di vite che rischiamo di perdere entro febbraio 2022″, ha precisato il Direttore dell’Oms per l’Europa Hans Kluge, durante una Conferenza Stampa online.