Covid-19 in Germania, peggiora la situazione: i numeri sono preoccupanti

Preoccupa la situazione dei nuovi casi Covid-19 accertati in Germania. I dati diffusi dagli esperti mostrano quasi 34mila positivi rilevati nell’ultimo bilancio.

Covid Germania
Preoccupa la situazione dei casi di Covid-19 in Germania

I numeri sono stati riportati dal Robert Koch Institut durante la mattinata di giovedì 4 novembre 2021 e mostrano i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore. I tamponi processati hanno scoperto 33.949 nuovi casi di Coronavirus. Gli esperti hanno parlato della “pandemia dei non vaccinati”. Iniziano a scarseggiare i posti in terapia intensiva e non si escludono possibili contromisure per frenare l’avanzata dei contagi. Si tratta di un record dopo quello registrato il 18 dicembre 2020.

I numeri evidenziano anche un aumento dell’incidenza dei positivi con 154,5 casi ogni 100mila abitanti: durante la scorsa settimana i dati erano di 130,2. Anche sul fronte vittime la situazione non va bene visto che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 165 decessi contro i 126 di sette giorni prima.

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Covid-19 in Germania, peggiorano i dati

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La pandemia fa paura in Germania con l’aumento dei casi da Covid-19

I nuovi casi di Covid-19 arriverebbero secondo gli esperti, almeno nella maggior parte dei casi, dalle persone che non hanno aderito alla campagna vaccinale contro il Coronavirus. La situazione è in continua evoluzione, ma il governo ha chiarito che potrebbe prendere in considerazione nuove misure restrittive. Monitoraggio continuo sull’andamento dei contagi e analisi sulle percentuali di vaccinati in Germania.

Nel frattempo Jens Spahn, attuale ministro della Salute in Germania, ha parlato di quanto sta accadendo nel Paese. “In alcune regioni i posti di terapia intensiva sono di nuovo quasi insufficienti. La pandemia è tutt’altro che finta“, si legge sull’Ansa. Nel frattempo l’idea della politica locale è quella di accelerare con la terza dose di vaccino anti Covid. “Guardiamo all’esempio israeliano che è riuscito ad abbassare la curva dei contagi grazie ai richiami“, ha concluso Spahn.

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