Dure accuse da parte di Peng Shuai, tennista cinese in passato numero 1 del ranking mondiale di doppio, nei confronti dell’ex vicepremier di Pechino dal 2012 al 2017, Zhang Gaoli.
La tennista ha infatti accusato l’ex vicepremier di molestie sessuali e di diversi rapporti non consezienti. Lo ha fatto con un post pubblicato su Weibo, popolare social network cinese, prima che il suo account venisse sospeso e che la tennista divenisse irrintracciabile. La prima molestia sarebbe avvenuta a margine di un invito a una partita di tennis. La giocatrice non avrebbe mai consentito al rapporto, e nel post spiega come avrebbe “pianto tutto il tempo”.
In un lungo post la tennista ha fatto intendere di non avere prove da mostrare rispetto alle violenze subite. “So di non potere dir tutto chiaramente, ma voglio farlo ugualmente“, ha scritto Peng. L’ex vicepremier si sarebbe infatti spesso adoperato per evitare rischi come la registrazione degli incontri da parte della tennista. L’implicazione di Zhang Gaoli potrebbe però portare a far divenire il caso il più importante del #MeToo cinese, iniziato nel 2018 sull’onda di quanto avvenuto negli Stati Uniti prima e in Europa dopo.
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Il #MeToo sfiora il Partito Comunista Cinese?
Sarebbe infatti la prima volta che una denuncia di questo tipo tocca i vertici politici di Pechino. Zhang, attualmente 75enne, non è stato solo vicepremier tra il 2012 e il 2017. In precedenza aveva anche svolto il ruolo di segretario generale del Partito Comunista Cinese della città di Tianjin, e quello di governatore della provincia dello Shandong.
A Peng Shuai è arrivata nel frattempo la solidarietà di un’altra donna che aveva denunciato molestie sessuali. Si tratta di Zhou Xiaoxuan, accusatrice del conduttore televisivo Zhu Jun in un caso che ha raccolto un enorme interesse in Cina. Un Tribunale aveva definito insufficienti le prove fornite da Zhou, che a sua volta è stata poi denunciata da Zhu per calunnia. Una decisione simbolo delle grosse difficoltà esistenti nel paese per le donne che denunciano di essere vittime di abusi.