Cina, aumenta l’estrazione di carbone. Beffa per il Cop26

Sembra quasi una risposta, che la Cina dà ai grandi della terra riuniti per trovare una soluzione per il clima. La decisione del Paese asiatico di aumentare l’estrazione di carbone fa discutere.

Carbone Cina
La Cina aumenta la produzione di carbone (Immagine Pixabay)

Così come successo per il G20 a Roma, anche a Glasgow sono tanti i capi di Governo riuniti al Cop26, eccezion fatta per la Cina, che sceglie invece un’altra via e punta in maniera diversamente proporzionale al clima. I leader di tutto il mondo si sono ritrovati per parlare del riscaldamento globale e nonostante da più parti si chiede una decarbonizzazione a livello mondiale, il Paese del Sol Levante  ha scelto invece scelto di aumentarne l’estrazione giornaliera.

I dati parlano di oltre un milione di tonnellate in più al giorno decisa dalla Cina. Si tratta di numeri che puntano a una netta contrapposizione rispetto ai proclami degli altri Stati. La decisione del Paese di Xi Jinping ha l’obiettivo di sopperire, seppur in parte, alla carenza di energia. Una questione prettamente economica che non avrebbe preso in considerazione il rispetto per l’ambiente.

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Cop26 di Glasgow e la Cina che non punta al benessere del clima

Cina carbone
La Cina aumenta la produzione del carbone (Immagine Pixabay)

Di recente la Cina ha dovuto fare i conti con frequenti interruzion di corrente che avrebbero provocato problemi di approvvigionamento, questo è almeno quanto riportato da fonti governative. Se da un lato c’è la volontà di ridurre le emissioni, dall’altro bisogna fare i conti anche con i prezzi raggiunti dal combustibile. Per porre rimedio alla carenza è stato quindi deciso di aumentare la produzione interna di carbone nel comparto cinese. Attualmente la media giornaliera è aumentata da metà ottobre 2021 a 11,5 milioni di tonnellate. Si tratta di una cifra di 1,1 milioni in più rispetto a settembre.

Le fabbriche che sono state costrette alle interruzioni di corrente che avrebbero sollevato preoccupazioni, soprattutto per chi si occupa della catena di approvvigionamento. Nel frattempo i leader mondiali si sono riuniti all’evento mondiale Cop26 di Glasgow per proporre lo stop alla deforestazione entro il 2030. Tutto questo potrebbe partire grazie a finanziamenti pubblici e anche privati, ma gli ambientalisti ritengono la misura non adeguata, o comunque non sufficiente, per risolvere il problema.

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