Nel consegnarle un mazzo di fiori, al termine dei lavori del G20 romano, Mario Draghi ha affermato che i leder globali “faranno tesoro della sua eredità per molto molto tempo”. Ma qual è la storia umana e politica di Angela Merkel, per quasi due decenni la donna più potente d’Europa?
Padre pastore luterano e madre di estrazione socialdemocratica, Angela Merkel – giovane studiosa di fisica nella Repubblica Democratica Tedesca, la Ddr – inizia la sua carriera politica nel 1989. In quel periodo, sta per terminare l’esistenza della Germania Orientale, e lei inizia a militare tra le fila del partito ‘Risveglio Democratico’. Formazione che poi si fonderà con la Cdu riunificata a livello nazionale, guidata da Helmut Kohl che sarà primo Cancelliere Federale.
LEGGI ANCHE >> Cop26 a Glasgow sul clima, Draghi chiude il G20 e lancia un messaggio
Merkel, figura cardine della Germania e dell’Unione Europea
L’ascesa politica nel partito e nel Paese sarà rapidissima. Dal 1991 al 1994 è Ministro della Famiglia, Anziani, Donne e Gioventù. Dal 1994 al 1998 diventa Ministro dell’Ambiente, Conservazione e Sicurezza Nucleare. In questi sette anni è anche vicepresidente del partito, che guiderà a partire dal 2000 dopo uno scandalo finanziario che colpì anche il successore di Kohl, Schaeuble.
Il 22 novembre 2005 diventa Cancelliera, ruolo che svolgerà per altri 16 anni. Da lì in avanti saranno solo vittorie elettorali. Quattro successi consecutivi che imporranno ‘Mutti’ come baricentro della politica tedesca, capace di governare soprattutto in ambito di Grandi Coalizioni, formate sia in tandem con i socialisti (2005-2009 e 2013-2021), sia con i liberali (2009). Ma lei ha avuto un ruolo chiave ambito per quanto riguarda l’Unione Europea, attraversando fasi di grande tensione, dove la Germania ha giocato un ruolo rilevante. Basti pensare a crisi economiche, come quella dei subprime 2007-2008 o dei debiti sovrani del 2011. A crisi migratorie come quella del 2015, fino a quella sanitaria dettata dalla pandemia di Covid-19.
Una figura divisiva in patria e all’estero
Eppure, l’omaggio collettivo dei leader alla Merkel contrasta con i diversi momenti in cui la figura della Cancelliera è stata decisamente divisiva. Uno per tutti, l’opposizione durissima all’idea di abbandonare le politiche di austerità nei cosiddetti paesi frugali. Scontro che portò i rapporti tra Paesi come la Germania e la Grecia ai minimi termini soprattutto nel 2015, ai tempi del referendum greco e delle proteste di piazza contro i memorandum promossi dalla Troika.
Ma prima ancora, si schierò a favore dell’intervento Usa in Iraq, nel 2003, e venne ampiamente contestata in patria – soprattutto da parte socialista – per le sue politiche in merito al diritto del lavoro, fondate su maggiore facilità di licenziamento e aumento delle ore lavorative settimanali.
Vita privata
Sposata dal 1998 con il chimico Joachim Sauer, in pochi sanno che il cognome Merkel è stato adottato dalla donna in seguito a una precedente relazione con Ulrich Merkel, da cui divorziò nel 1981 dopo circa 4 anni di matrimonio. La leader conservatrice non ha invece figli, a differenza dell’attuale marito, che ne ebbe due da una precedente relazione. Sauer, come del resto Merkel, ha una grande passione per l’Italia e per la musica classica. Nel corsi di questi due decenni ha accompagnato spesso Merkel nel nostro paese, in particolare in occasione di eventi culturali.