Sei nuove misure cautelari per altrettanti esponenti di Forza Nuova, no pass e no vax. Tra gli indagati anche Luca Castellini leader storico degli ultras del Verona. Nell’operazione della Digos di Roma, tre sono persone arrestate, per gli altri obbligo di dimora. Un approfondimento di indagine per l’assalto alla sede Cgil di Roma lo scorso 9 ottobre.
Nuovo capitolo sull’assalto alla sede Cgil di Roma il 9 ottobre scorso. Un maledetto sabato romano. Ci sono sei misure cautelari per altrettanti esponenti di Forza Nuova, tra loro anche Luca Castellini leader storico degli ultras dell’Hellas Verona militante di lungo corso tra le fila di FN. Gli uomini della Digos di Roma coordinati dalla Procura capitolina hanno eseguito le misure a carico degli indagati questa mattina: tre sono i soggetti arrestati, tutti militanti del movimento di estrema destra e vicini a ambienti ultras romani.
Le altre tre misure sono invece obblighi di dimora per persone aderenti a Forza Nuova e gruppi no vax. Fondamentali per le indagini che vanno avanti, l’analisi dei filmati che sabato 9 ottobre hanno documentato la devastazione messa in atto da decine di soggetti all’interno della sede Cgil di Roma. Per l’accaduto sono già stati arrestati il capo politico di FN, Roberto Fiore e il suo uomo di fiducia Giuliano Castellino. Entrambi respingono ogni accusa sugli scontri del 9 ottobre.
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Nel nuovo approfondimento di indagini degli investigatori romani su quanto accaduto sabato 9 ottobre a Roma con l‘assalto alla sede Cgil, il pm Gianfederica Dito titolare di questo fascicolo nell’ambito dell’inchiesta più ampia della Procura di Roma, le accuse vanno dalla devastazione e saccheggio aggravato alla violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Tra le tre misure di obbligo di dimora c’e’ anche un nome conosciuto in ambienti di estrema destra nazionale e sopratutto in Veneto. Si tratta di Luca Castellini leader veronese di Forza Nuova, esponente di spicco degli ultras dell’Hellas Verona. Nel 2019-2020 l’indagato si rese protagonista di un attacco verbale orribile nei confronti di Mario Balotelli che allora giocava nel Brescia e durante una partita contro il Verona aveva risposto sul campo agli insulti razzisti di una parte dello Stadio Bentegodi.
Le indagini sugli scontri di Roma lo scorso 9 ottobre proseguono, sono in corso approfondimenti e non si escludono nuove misure e interventi degli investigatori.
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