Il Cdm ha approvato il decreto con le misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la delega sulla disabilità. Verrà istituito al Mef un “Comitato scientifico per le attività inerenti alla revisione della spesa”. Ecco tutte le novità.
Un piano nazionale per la ripresa dell’Italia post Covid. Particolare attenzione nel Recovery per il settore del turismo dove sono stati messi a disposizione 2,4 miliardi che con la leva finanziaria arrivano a 6.9, per l’urgente realizzazione dei progetti del Pnrr, appena approvato dal Consiglio dei Ministri. Nello specifico 114 milioni sono andati al Digital Tourism Hub, 1,8 miliardi per il Fondo competitività imprese turistiche e 500 milioni per Next Generation Ue. La “centrale di committenza, per l’espletamento delle procedure di gara relative all’infrastruttura” sarà affidata a Difesa Servizi s.p.a che fa a capo al Ministero della Difesa, unico socio.
Ogni Regione e provincia avrà un “progetto bandiera” coerente con le linee del Pnrr, e per la sua preparazione verrà istituito un nuovo nucleo di coordinamento tra le istituzioni locali e lo Stato. Questo, istituito presso il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie della presidenza del Consiglio dei Ministri, sarà operativo fino al 31 dicembre 2026.
Delega sulla Disabilità
“Con l’approvazione, oggi in Consiglio dei ministri, della nuova legge delega, poniamo le basi per una svolta in campo normativo a favore delle persone con disabilità“. È quanto dichiarato dal ministro per le Disabilità Erika Stefani, alla fine del Cdm. “La riforma che intendiamo promuovere pone al centro la persona con le sue esigenze, le sue relazioni, i suoi desiderata: si realizza così l’obiettivo del progetto di vita personalizzato e partecipato, fondamentale richiesta del mondo associativo ed essenza della convenzione Onu“.
Concorrenza
Si stanno limando, e potrebbe arrivare domani al Cdm. Anche il ddl sulla concorrenza. Si sta cercando infatti di approvare il testo per portarlo il più completo possibile alla riunione, per far varare la manovra.
Capitolo Pensioni, legge Fornero
Animi accesi su questo tema. Si tornerà in maniera graduale alla legge Fornero. È stato proprio Mario Draghi a ribadirlo al tavolo dei sindacati, lasciato poi per altri impegni urgenti, e c’è quindi grande attesa per il varo della manovra che vedrà la luce giovedì. Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil sono sul piede di guerra e non bastano le rassicurazioni sul percorso graduale di uscita da Quota 100 e neanche l’annuncio della proroga di un anno di Opzione donna e dell‘Ape social, con estensione ad altre categorie di lavori gravosi a calmare gli animi.
Per loro, non esiste accordo non solo sulle pensioni, ma anche sugli ammortizzatori sociali e sul taglio delle tasse. Per questo è già stata prevista dopo il varo della legge di bilancio, alcune “mobilitazioni”. Parola questa pronunciata da Landini segretario della Cgil:”Se giovedì il governo confermerà questa impostazione valuteremo iniziative unitarie di mobilitazione” I sindacati non sono comunque gli unici a voler dichiarare battaglia, ma anche i partiti. Scontro di quest’ultimi anche su come utilizzare i 9 miliardi a disposizione per il taglio delle tasse. A calmare i toni ha provato il ministro Renato Brunetta che dopo l’uscita di Draghi a provato a mediare durante una riunione, spiegando che porterà al premier le valutazioni di alcuni aspetti, e non esclude nuovi incontri.