Il Pentagono lancia un allarme su possibili attacchi dell’Isis-K agli Stati Uniti. L’organizzazione terroristica dello Stato Islamico sarebbe pronta a sferrare colpi sul territorio USA ma anche in Europa.
Ci sarebbero già alcuni obiettivi sensibili sia negli Stati Uniti che in Europa. l’Isis e al Qaida sarebbero pronti a colpire nuovamente. È quanto ha dichiarato il vicesegretario alla difesa USA, Colin Kahl, che ha raccontato quanto sia al momento complicato conoscere come i talebani siano in grado di combattere i jihadisti dello Stato Islamico.
Questo panorama non certo tranquillizzante, è venuto fuori alla luce del lavoro dell’intelligence Usa, dopo il ritiro delle truppe statunitensi da Kabul. Infatti l‘Isis starebbe raccogliendo le forze per azioni terroristiche anche fuori dall’Afghanistan, con attacchi direttamente agli Stati Uniti e in Europa.
“La comunità dell’intelligence, valuta che sia l’Isis-K sia Al Qaeda abbiano l’intenzione di condurre operazioni esterne, anche contro gli Stati Uniti, ma non ne hanno attualmente la capacità. L’Isis-K, però, potrebbe raggiungere tale capacità in qualunque momento tra sei o dodici mesi, mentre Al Qaeda tra uno o due anni”.
USA torna incubo terrorismo, timore per attacchi Isis
Al momento in base alle valutazioni fatte dagli 007, il rischio sarebbe comunque limitato, visto che l’Isis non avrebbe la forza logistica per organizzare attacchi mirati. L’attenzione resta comunque molto alta. “Ne siamo abbastanza certi e dobbiamo restare assolutamente vigili contro questa possibilità” ha spiegato Kahl, sottolineando come la cosa più importante, sia quella del controllo dei gruppi terroristici, in modo che non possano svilupparsi senza alcun controllo. “La guerra come l’abbiamo conosciuta finora è finita, ma la minaccia del terrorismo resta” ha concluso il vicesegretario Colin Kahl.
Occhi puntati anche sull’Europa che non è certo scevra dal pericolo. Nei prossimi mesi verranno rinforzate le misure di sicurezza, perché la ferita afghana e il nuovo regime restrittivo Talebano, stanno spingendo migliaia di persone ad uscire dai confini del Paese, con il rischio di infiltrazioni di lupi solitari.