Un cittadino egiziano con numerosi precedenti e un provvedimento di espulsione dall’Italia arrestato. 83 persone denunciate, nove di queste sono neonazisti di Do.Ra, denunciati per apologia di fascismo. E’ il bilancio del corteo No green pass sabato a Milano.
Lo scontro con la polizia arriva a fine serata, verso le 21, quando il corteo No green pass a Milano prova a raggiungere la Camera del lavoro in via Larga vicino al Tribunale e protetta dalle forze dell’ordine. Un manifestante 22enne arrestato, aveva già dato in escandescenza una decina di minuti prima, insulti e spinte con gli agenti schierati in piazza Cinque Giornate. Il giovane è un cittadino egiziano con diversi precedenti, che di recente aveva ricevuto un ordine di espulsione dal territorio nazionale.
La protesta a Milano si scalda quando alcuni manifestanti si accorgono che uno di loro è stato fermato, al grido libertà libertà tentano di aiutarlo, nelle vie limitrofe, dietro la sede Cgil milanese, di lì i tafferugli con la polizia. E’ questa la coda di un altro sabato difficile per il capoluogo lombardo, il 14mo di fila. In diecimila persone hanno sfilato in corteo ieri pomeriggio, traffico bloccato, automobilisti chiusi in auto, traffico in tilt nel centro cittadino tra le vie dello shopping invase dagli irriducibili del certificato verde. Confcommercio in una nota torna a lamentare perdite per gli esercenti del centro.
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Il corteo come sempre ormai era partito nel pomeriggio da piazza Fontana, in testa anche l’ex delle Brigate rosse Paolo Maurizio Ferrari, 76 anni, di cui trenta in carcere, tra i denunciati di giornata. C’erano anche un gruppo di anarchici No pass mescolati tra i manifestanti e un collettivo di studenti di sinistra che protestano contro il certificato verde. La novità però è stata la presenza del gruppo di neonazisti militanti di Do.Ra di Varese. Una quindicina in tutto. Hanno guidato alcune delle iniziative non autorizzate del corteo, hanno cercato di agire con discrezione durante la marcia, la loro presenza non è sfuggita agli uomini della Digos milanese che li conoscono molto bene.
Alla fine sono 83 le persone denunciate, nove di queste sono proprio militanti dei Dodici Raggi. Hanno un’età compresa tra i 28 e 45 anni. Otto di loro risiedono a Varese, uno nella Bergamasca. Per tutti la questura ha riconosciuto l’apologia di fascismo, emessi per ognuno il foglio di via. In serata da piazzale Loreto il corteo decide di invadere la circonvallazione su viale Abbruzzi, i manifestanti con un giro largo volevano arrivare all’obiettivo finale che era appunto la sede Cgil.
Non solo Milano, fischi, insulti contro il premier Draghi anche a Roma i manifestanti No green pass urlano il loro dissenso. Il cuore della protesta è il circo massimo, zona rossa nell’ultimo sabato prima del G20 in programma il 30 e 31 ottobre nella capitale.
E poi c’è Trieste, un sabato tranquillo, quello del confronto tra l’ex leader dei portuali Stefano Puzzer e il ministro delle politiche agricole Patuanelli. Un incontro nel quale i manifestanti hanno fatto tre richieste: abrogazione del green pass e obbligo vaccinale, l’impegno della polizia a non colpire chi manifesta pacificamente, le scuse formali alla citta’ di Trieste per lo sgombero del varco al porto. Puzzer attende martedì le prime risposte e annuncia che le proteste proseguiranno. Intanto questa mattina piazza unità d’Italia era deserta e tranquilla.
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