Dopo due anni di messaggi carichi di odio, la showgirl Elena Santarelli ha deciso di denunciare una donna che augurava il ritorno del cancro al figlio. Grande solidarietà da parte di tutto il web.
Non ce l’ha fatta più la showgirl Elena Santarelli, dopo due anni di messaggi di odio da parte di un haters, quando questo ha augurato il ritorno del cancro al figlio, ha deciso di denunciare. Una triste vicenda, che mostra come l’odio sui social abbia preso una deriva pericolosa.
Il figlio della Santarelli e del calciatore Bernardo Corradi, si era ammalato di un cancro qualche anno fa, e ne era uscito dopo un lungo e doloroso cammino, che Elena aveva poi raccontato in un libro. Una vicenda umana che aveva colpito tutti, così come tutti sono rimasti senza parole per un messaggio crudele rivolto oltretutto ad un bambino.
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“Segnalatela in massa: giuliamancin2021. -ha scritto esasperata la Santarelli – Cambia profilo ogni due settimane e ogni due settimane augura a mio figlio che torni il Cancro nel linguaggio che lei preferisce, lo fa così o in un altro modo. @Instagram dovrebbe impedire a certe persone di stare sui social. Ho fatto di tutto per segnalarti, di tutto, e non aggiungo altro. Quanto ti vorrei vedere in faccia per capire che schifo di essere umano sei. Ti vorrei portare nei reparti di oncologia a farti vedere che vita fanno i bambini! Mi tormenti da due anni, lasciaci in pace!“.
Immediata la solidarietà da parte della gente comune ma anche di molti vip che si sono stretti condannando le parole di quella che si presume sia una donna, raccontando quanto l’odio in rete possa ferire ed essere pericoloso. Costanza Caracciolo scrive: “Gente marcia dentro, Instagram non può dare la possibilità a queste mer.. di potersi esprimere così per nessun motivo al mondo. Instagram deve chiedere un documento punto”. A lei si è unita anche Alessia Marcuzzi scrivendo con un’unica parola tutto il suo sdegno: “Che schifo“.
Questi sono soltanto due dei messaggi di solidarietà, ma sono stati migliaia gli abbracci virtuali nei confronti della Santarelli, che contenevano anche la richiesta che Instagram, ma in generale tutti i social, trovino il sistema per fermare quelli che definire “Leoni da tastiera” sarebbe riduttivo. Si tratta di persone pericolose che andrebbero bloccate in ogni maniera.
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