Si chiama needle-spiking. Ed è il nuovo pericolo che incombe su i ragazzi, ma soprattutto le ragazze, che frequentano le discoteche. Si tratta dell’iniezione di sonniferi, farmaci o delle cosiddette droghe da stupro, senza che la vittima se ne accorga.
Non solo l’aumento dei casi Covid degli ultimi giorni. Un nuovo allarme minaccia la Gran Bretagna, soprattutto ragazze e ragazzi che frequentano i locali notturni. Si tratta del needle-spiking. L’ultima follia, made in Uk, consiste nell’iniezione di sonniferi, farmaci o delle cosiddette droghe da stupro, senza che la vittima se ne accorga. Un fenomeno piuttosto allarmante che ha causato decine di denunce in tutto il Paese. Con casi molto gravi a Manchester, Nottingham ed Edimburgo. Tanto da lanciare una petizione per chiedere che la perquisizione personale diventi requisito legale per accedere ai locali notturni. 165.000 firme raccolte in giorno. Basti questo a rendere l’idea dei contorni che sta assumendo la problematica, in Gran Bretagna.
“Non siamo certi della portata del fenomeno ma è importante considerare le ansie e le paure delle persone. E più in generale riflettere su ciò che possiamo fare per migliorare la sicurezza”, ha dichiarato il Direttore dell’Organizzazione per la Sicurezza dei Farmaci Fiona Measham. La stessa Measham aggiunge: “La disperata carenza di personale addetto alla sicurezza nei locali non aiuta”, conclude.
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Gran Bretagna, le vittime del needle-spiking
Il needle-spiking è un fenomeno che sta destabilizzando in maniera significativa l’opinione pubblica britannica tanto che il Ministro degli Interni Priti Patel ha chiesto alle Forze dell’Ordine di essere tenuta in costante aggiornamento sulla situazione. Ogni giorno arrivano nuove testimonianze. E i dettagli sono sconvolgenti.
“Ho sentito un intenso dolore sulla schiena. Come un pizzicotto o una puntura d’insetto. Dieci minuti dopo non stavo in piedi. Ho provato tanta paura, nessuno merita un’esperienza come questa”, ha dichiarato la diciottenne Lizzie Wilson al New York Times. “Non ricordo assolutamente nulla, la mattina dopo avevo un minuscolo segno di iniezione sul braccio. Non so cosa mi sia successo”, ha spiegato Kitty.
Come loro, tante altre ragazze hanno vissuto la stessa scioccante esperienza. Ma non tutte erano accompagnate da amici attenti. Le meno fortunate si sono risvegliate sole, alla stazione o in ospedale. La preoccupazione è tale che le associazioni di cinquanta Università hanno deciso di indire uno sciopero settimanale. Per cui il mercoledì le donne non entreranno nei locali. L’iniziativa è stata promossa ad Edimburgo e si è diffusa, ben presto, in tutto il Paese.