Vaccini, terza dose di Pfizer efficace al 96% anche per le varianti

Uno studio di Pfizer e BioNTech ha confermato che la terza dose di vaccino anti-Covid ha una percentuale di efficacia  molto alta. I risultati dell’indagini saranno presto condivisi con l’FDA e con l’EMA.  

terza dose vaccino
Lo studio ha confermato l’efficacia della terza dose di vaccino

Con la terza dose di vaccino anti-Covid, la percentuale di efficacia contro il virus arriva al 95,6% anche con le varianti. A dirlo è uno studio effettuato da Pfizer e BioNTech le aziende che hanno realizzato il vaccino attualmente usato in Italia. Durante lo studio sulla fase 3, cioè quella che analizza effetto ed efficienza delle dosi, è stato verificato che la terza somministrazione riporta una protezione protezione ad alti livelli anche sulle varianti come Delta.

Lo studio è stato realizzato su oltre 10mila persone dai 16 anni in su. Nello specifico, l’età media era di 53 anni, con il 55,5% compresa tra i 16 e i 55 anni e il 23,3% over 65. Su tutti i partecipanti, al di là di età, sesso, e  provenienza geografica, l’efficacia della terza dose è arrivata al 95,6%. “E’ un’ulteriore prova dei benefici dei booster. Miriamo a mantenere le persone ben protette contro questa malattia“, ha detto Albert Bourla, presidente e Ceo di Pfizer. “Non vediamo l’ora di condividere questi dati con le autorità sanitarie Vogliamo lavorare insieme per determinare come possono essere utilizzati, per supportare il lancio di dosi di richiamo in tutto il mondo“, ha aggiunto il professor Bourla. Pfizer e BioNTech stanno per inviare i risultati definitivi dello studio sia alla Food and Drug Administration, sia all’Agenzia europea del farmaco.

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Vaccino, i risultati della terza dose condivisi con le autorità

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L’esito dello studio conferma dunque, che la terza dose può garantire un’ulteriore protezione contro il Covid-19 e che è possibile farla entro sei mesi dalla seconda dose. In linea con questi risultati, il Governo italiano ha già iniziato la terza vaccinazione, per il personale sanitario. Successivamente sarà il turno degli immunodepressi, che potranno ricevere la dose già dopo 28 giorni dalla seconda. Poi toccherà agli ospiti delle residenze per anziani, agli over 80. Infine, probabilmente, da novembre, toccherà a tutto il resto della popolazione.

Il generale Figliuolo sta sollecitando le Regioni a procedere velocemente con le terze dosi ma la campagna sembra già ben avviata. Basti pensare che nell’ultima settimana, nonostante l’effetto obbligo Green Pass, le terze dosi sono state più delle prime. Solo martedì ne sono state inoculate 55.835, contro le 36.915 della prima dose.

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