I dati del monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe evidenziano l’effetto che ha avuto l’obbligatorietà del Green Pass sul luogo di lavoro. Il numero di tamponi rapidi effettuati è schizzato alle stelle. Più che raddoppiata la media rispetto alla scorsa settimana.
Iniziano a farsi sentire i primi effetti del Green Pass obbligatorio sul luogo di lavoro. Stando ai dati del consueto monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe si registra una forte impennata nella richiesta di tamponi antigenici rapidi. Negli ultimi sette giorni c’è stato un aumento del 78,5%, passando dalla media giornaliera di 173mila della scorsa settimana agli attuali 309 mila. Per un totale 2,1 milioni di test settimanali. Questo perché ogni persona non vaccinata, per accedere al luogo di lavoro, può arrivare a fare anche tre tamponi ogni sette giorni.
“A livello nazionale scendono da 7 settimane i nuovi casi di contagio settimanali. Negli ultimi sette giorni, tuttavia, il calo è solo dell’1,9% anche in ragione di un forte aumento dei tamponi“, spiega il Presidente di Gimbe Nino Cartabellotta.
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Green Pass, l’aumento delle vaccinazioni
Il monitoraggio della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 13-19 ottobre evidenzia un aumento anche per quanto riguarda il numero di vaccinazioni. Negli ultimi sette giorni sono state vaccinate circa 407 mila nuove persone. Cioè un +4,7%. Di questi l’86% si colloca in fasce anagrafiche potenzialmente in età lavorativa. 78 mila nella fascia 20-29 anni, 90 mila nella fascia 30-39, 85 mila nella fascia 40-49, 68 mila nella fascia 50-59 e 27 mila in quella che va dai 60 ai 69.
L’ultimo report riferisce che il 78,2% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 74,3% ha concluso il ciclo vaccinale, quasi 600 mila somministrazioni in più rispetto alla settimana scorsa.