Russia, nuova emergenza Covid: uffici chiusi per una settimana

Picco di decessi da Covid-19 in Russia. Nuovo record da inizio pandemia: 1028 solo nel corso dell’ultima giornata. Pronte nuove restrizioni per rallentare la diffusione del contagio. Scatta la chiusura degli uffici a partire dal 30 ottobre.

Russia, Putin annuncia la chiusura degli uffici

Tornano le restrizioni in Russia. Il recente aggravamento della situazione pandemica ha costretto il Governo a valutare l’introduzione di giornate non lavorative per abbassare la curva dei contagi. 33 mila nuovi infettati e oltre mille decessi solo nella giornata di ieri. Il picco più alto da quando è scoppiata la pandemia di Covid-19. La vice Premier russa Tatyana Golikova aveva suggerito l’introduzione di giorni non lavorativi, dal 30 ottobre al 7 novembre. In alcune regioni già dal 23 ottobre. La proposta è stata accolta dal Presidente Vladimir Putin che ha ordinato la chiusura degli uffici del paese, per una settimana.

Il Cremlino ha fatto sapere di non essere intenzionata ad attuare nuovi lockdown ma ha lasciato alle Autorità locali ampia discrezionalità di scelta sulle misure da adottare a seconda delle situazioni specifiche.

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Emergenza Covid in Russia: le restrizioni

Nuova emergenza Covid in Russia

La maggior parte delle 85 regioni russe hanno già limitato la partecipazione dei cittadini agli eventi pubblici, circoscrivendo la possibilità di accesso a bar, ristoranti e teatri. Alcune, inoltre, hanno reso obbligatoria la vaccinazione per determinate categorie di dipendenti pubblici e per gli over 60.

Una delle cause del nuovo boom di contagi è senz’altro la scarsa adesione alla campagna vaccinale. Solo il 32% della popolazione, circa 45 milioni di persone sono vaccinate. Numeri irrisori se si considera che la Russia conta 146 milioni di abitanti. E la variante delta è oggi prevalente al 99%.

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