Il pool dell’antiterrosimo inglese stringe il cerchio attorno al 25enne cittadino somalo fermato e sospettato di essere il killer di David Amess, il parlamentare inglese accoltellato in una chiesa nell’Essex. L’uomo sarebbe stato interrogato.
Sono ore delicatissime per gli agenti dell’antiterrorismo britannici alle prese con il caso dell’omicidio del deputato conservatore David Amess. Il politico è stato accoltellato l’altro ieri mentre parlava ai suoi elettori in una chiesa a Leigh-on-Sea, cittadina nella contea dell’Essex in Inghilterra. L’uomo fermato e sospettato è un cittadino britannico 25enne di origine somala. Su di lui sono scattate indagini approfondite, si scava nella sua vita, la radicalizzazione ed eventuali contatti, prima o dopo l’agguato con con gruppi jihadisti.
Del giovane ancora non viene rivelata l’identità ma la polizia inglese ha un dettaglio chiaro di chi sia il soggetto arrestato e delle sue abitudini. Si sa che conosceva il luogo dove ha agito per accoltellare il politico Sir David Amess. Alle forze di polizia britanniche è noto anche che la sua famiglia è arrivata nel Regno Unito proprio dalla Somalia, paese che negli anni 90 ha subito una pesante crisi per via delle guerre interne.
Secondo alcune informazioni emerse nelle ultime ore, nei database dell’intelligence britannica l’uomo sarebbe già stato segnalato. Il 25enne somalo fermato per l’omicidio del politico David Amess potrebbe essere un soggetto pericoloso a rischio radicalizzazione. Il soggetto avrebbe una storia psichiatrica conosciuta, la polizia dell’Essex fa sapere che l’antiterrorismo inglese non lascerà nulla al caso. Intanto secondo quanto scrive il The Sun l’uomo sarebbe già stato interrogato, ma al momento sul contenuto delle dichiarazioni c’è la massima riservatezza.
Si sa che ha agito da solo ma le perquisizioni nella zona dell’accaduto e altre azioni delle forze di polizia in queste ore non si escludono. Intanto è stato annunciato che ogni deputato sara’ contattato per essere informato sulle nuove misure di sicurezza dopo l’assassinio del parlamentare Amess.
Il tabloid Mirror riferisce che già oggi ad alcuni deputati, il ministero degli interni inglese avrebbe chiesto di comunicare alla polizia i programmi personali sugli incontri politici. In qualche caso addirittura sarebbe stato chiesto di cancellarli. Il ministro degli Interni, Priti Patel, ha dichiarato che il lavoro dei parlamentari deve proseguire per la democrazia senza intimidazioni. L’allerta per la sicurezza resta altissima.
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