Dopo l’assalto di sabato scorso, il Premier Draghi ha fatto visita alla sede della CGIL, abbracciando il segretario Landini a dimostrazione dell’appoggio del Governo. Il Viminale valuta una stretta su cortei e manifestazioni. Preoccupazione per il G20 a Roma
Fino ad ora ci si è affidati al buon senso e al contenimento. Da oggi la parola d’ordine sarà prevenzione. Già, perché le immagini dell’assalto di sabato alla sede della Cgil hanno lasciato il segno. Episodio che Mario Draghi ha stigmatizzato con risolutezza: “Non è possibile passi l’idea che quattro facinorosi tengano in scacco le Istituzioni. Lo Stato c’è e interviene per contrastare i violenti e stroncare estremismi e iniziative di chi mira a creare tensione e instabilità”, ha dichiarato il Premier. Palazzo Chigi intanto sta valutando in proprio in queste ore un cambio di strategia nel contenimento delle manifestazioni. Nessuna limitazione per coloro che vorranno esprimere dissenso pacifico. Ma il via libera ai cortei dovrà essere data solo dopo un’attenta valutazione dei rischi. Al fine di evitare che scene di guerriglia urbana come quelle viste sabato possano ripetersi.
In tal senso la visita del Premier presso la sede della Cgil a Roma rappresenta una svolta. “Ho ringraziato Mario Draghi per la visita che ha un significato molto importante. Il Presidente ha voluto segnalare la vicinanza dell’intero Governo e delle Istituzioni, per evitare un passato che non vogliamo ritorni. Un fatto non scontato ma particolarmente importante e significativo”, ha dichiarato il segretario Cgil Maurizio Landini al termine dell’incontro.
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Naturale che il vertice del G20 previsto a Roma per la fine del mese desti non poche preoccupazioni. E’ in programma, in settimana, un incontro tra i vertici della Polizia e gli apparati di Intelligence per studiare una strategia contro l’ondata di crescente malcontento degli ultimi giorni. Si punta a garantire comunque la possibilità di esprimere dissenso ma si alzerà l’attenzione su chi intende generare tensioni e creare scompiglio. Il problema rimane sempre lo stesso: gestire nella pratica situazioni in cui sono coinvolti non solo estremisti e facinorosi, ma anche famiglie e gente comune.
A differenza dei mesi precedenti, in cui le regole per la prevenzione del Covid limitavano le manifestazioni di piazza, sarà difficile adottare la sola strategia del contenimento. E scontri tra manifestanti e Forze dell’Ordine saranno da mettere in preventivo. Numerosi dunque gli interessi in gioco e le problematiche che dovrà affrontare il Governo, in un ottobre che per quanto riguarda l’Ordine Pubblico si preannuncia incandescente.
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