Oltre 8 milioni di italiani sopra i 12 anni non vaccinati. Di questi quasi 3 milioni sono over 50. Anzi, tra tutte, la fascia meno protetta è proprio quella tra i 50 e i 59. Intanto arriva il via libera del Ministero della Salute alla terza dose di vaccino. Ma non sarà per tutti.
La situazione pandemica in Italia è al momento sotto controllo. L’ultimo report settimanale della Cabina di Regia lascia tirare un sospiro di sollievo. Curva dei casi in graduale decrescita e terapie intensive al di sotto della soglia di criticità. Il successo della campagna vaccinale sta mantenendo l’infezione sotto controllo. Parola del direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Ma in un momento di progressiva riapertura è fondamentale non abbassare la guardia. Evitare criticità inutili.
Mentre sono più di 8 milioni gli italiani a non aver ricevuto neanche la prima, arriva dal Ministero della Salute l’ok per la somministrazione della terza dose di vaccino anti covid. Che non sarà per tutti e seguirà tempistiche precise. “Alla luce delle ultime deliberazioni di EMA, via libera alla terza dose di vaccino per i fragili di ogni età e per gli over 60, sempre dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione”, si apprende dal comunicato del Ministero della Salute.
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Vaccino, Rezza: “Terza dose non per tutti”
L’EMA si è detta favorevole alla somministrazione della terza dose di vaccino a tutti gli over 18. Ma Gianni Rezza frena: “Favorevole significa che c’è la possibilità di vaccinare con un booster di richiamo”, precisa. Al momento non c’è bisogno di un richiamo generalizzato da effettuare su tutta la popolazione poiché molti giovani si sono vaccinati da poco e non ne hanno sicuramente bisogno.
Anche per la terza dose non ci sarà obbligatorietà e non sarà considerata come requisito per la conferma del Green Pass. La circolare pubblicata dal Ministero della Salute ne raccomanda solamente l’utilizzo per le categorie menzionate.