Preti pedofili in Francia, l’inquietante dossier: oltre 300mila vittime

Scandalo pedofilia in Francia. Una realtà spaventosa che supera nell’orrore qualsiasi immaginazione. Il Rapporto Sauvé svela le atroci violenze sessuali subite da oltre trecentomila minori ad opera di preti e religiosi cattolici. Il Papa: “Grato per il coraggio di denunciare”.

Numeri agghiaccianti quelli che emergono dal rapporto Sauvé. Un team composto da teologi, avvocati, psichiatri ha svelato gli abusi sessuali perpetrati da oltre 3200 preti pedofili a danno di minori dal 1950 ad oggi. Oltre 200 mila le vittime, stando alle stime, che avrebbero subito violenze sessuali in parrocchie e seminari. Abusi che verranno trattati non come offese alla Chiesa, come prevedeva il canone fino a pochi mesi fa, ma come crimini contro la persona.

Il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni ha testimoniato il profondo dolore di Papa Bergoglio: “Il suo pensiero va anzitutto alle vittime, con grande dispiacere, per le loro ferite, e gratitudine per il loro coraggio nel denunciare, e alla Chiesa di Francia, perché, nella consapevolezza di questa terribile realtà, unita alla sofferenza del Signore per i suoi figli più vulnerabili, possa intraprendere una via di redenzione”, ha spiegato.

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Pedofilia in Francia, la presentazione del rapporto

Il Presidente della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa François Devaux apre la presentazione del rapporto con un’attacco durissimo ai prelati presenti in platea: “Siete la vergogna dell’umanità, è necessario un Concilio Vaticano III”, dichiara. La cosa più terribile, secondo Devaux, è stata aver visto il male assoluto, la violazione dell’integrità fisica e psichica di bambini. “Un’opera di morte, perpetrata da persone con la missione di portare vita e salvezza”, le sue parole.

In Francia dal 1950 al 2020 ammonta a 216.000 il numero di persone di età inferiore ai 18 anni vittime di violenze o aggressioni sessuali da parte di sacerdoti o religiosi cattolici. Ma la stima sale a  sale a 330.000 se si aggiungono gli aggressori laici che operano nelle istituzioni della Chiesa cattolica.