“Una campagna referendaria da record”. Così i referenti dell’Associazione Luca Coscioni sulla richiesta per il Referendum sull’eutanasia legale. Oltre un milione e duecentomila firme verranno depositate in Cassazione per l’abrogazione parziale dell’art. 579 del codice penale.
Oltre un milione e duecentomila firme raccolte. Questi i numeri della campagna promossa da numerose organizzazioni e partiti, tra cui l’Associazione Luca Coscioni, per la richiesta di Referendum sull’eutanasia legale. Un risultato straordinario se si considera che la Legge quantifica in cinquecentomila il numero necessario di firme sufficienti all’indizione di un Referendum.
Tredici mila volontari hanno organizzato seimila tavoli di raccolta firme in oltre mille comuni italiani e altre quattrocentomila sono arrivate online. Le sottoscrizioni verranno depositate presso la Corte di Cassazione, che si occuperà del conteggio, alle ore 9 del prossimo 8 ottobre. Una volta ammesso il Referendum, il Presidente della Repubblica stabilirà la data del voto tra il 15 aprile e il 15 giugno 2022.
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Eutanasia legale, campagna da record
“Finalmente a primavera il popolo italiano potrà scegliere tra l’eutanasia clandestina, che c’è già, e l’eutanasia legale, fatta di regole, responsabilità e conoscenza”, ha dichiarato il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni Marco Cappato a margine di un incontro a Milano per la presentazione dei dati.
Lo stesso Cappato aggiunge: “Non avremmo mai immaginato di raccogliere più del doppio delle firme necessarie. La gente sapeva già di cosa stavamo parlando, non ha cercato di mettersi nei panni della sofferenza e dell’esigenza di libertà. I nemici di questo Referendum sono rimasti zitti, l’unico avversario che ha espresso una parola contraria è stato il Vaticano e la Conferenza Episcopale Italiana. Gli avversari politici hanno preferito non esprimersi. Noi andiamo avanti comunque”, conclude.