Matteo Salvini prima di un incontro con i suoi elettori a Cirò Marina a Crotone è intervenuto a LA7, fissa chiaro la sua leadership all’interno della Lega e chiarisce sui rapporti del partito e gli equilibri con Giorgetti.
Nonostante i rumors insistenti su idee divergenti, contrasti all’interno della Lega tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, il segretario del carroccio ai microfoni di Tagadà, programma di LA7, nega le indiscrezioni e le bolla come menate giornalistiche. Il Segretario prosegue il suo tour per l’Italia, si entra nella fase clou della campagna elettorale per le elezioni comunali del 3-4 ottobre.
Oggi ha fatto tappa a Cirò Marina, provincia di Crotone, in una delle Regioni, la Calabria che la Lega vuole conquistare. Sui parlamentari che non si sono presentati in aula, ieri, per il voto del Green Pass, Salvini ha detto: “Sono orgoglio di questo, siamo un movimento libero. In un momento di buio dove chiunque esprime un ragionamento, faccia una domanda, viene additato come matto, untore o No Vax, noi chiediamo tamponi per tutti. Io non voglio poliziotti a casa, medici, avvocati, insegnati, infermieri a casa, noi chiediamo lavoro e salute. I parlamentari della Lega a differenza di altri, che restano zitti e ipocriti, sono liberi” dice il capo politico leghista
Lega, stabilità e rapporti con Giorgetti
Il leader della Lega taglia corto sui poteri all’interno del partito e i presunti rapporti tesi con Giorgetti. “C’è una Lega con un Segretario che è orgoglioso di guidare un partito che non è una caserma” spiega.
Sul suo futuro al comando del Carroccio Salvini poi dice: “Mi metto in discussione tutti i gironi. Se c’è qualcuno migliore di me mi godo i miei figli. Ora però voglio portare il paese fuori da questa pandemia, arrivare alle elezioni, vincerle, governare bene e a lungo questo paese e poi mi riposo. Giorgetti lo sento tutti i giorni, abbiamo la vicenda Ilva e Alitalia da risolvere, le menate giornalistiche le lascio a voi giornalisti. Non c’è nessuna scissione, il leader della lega sono io. Non piacerà a Letta e Conte ma è così” conclude il segretario leghista.