Enrico Ruggeri, grande tifoso dell’Inter, parla a margine del ‘Giacinto Facchetti Awards 2021’: evento andato in scena nelle scorse ore a Milano. Il popolare cantante analizza le prime uscite dei nerazzurri di Simone Inzaghi e parla del progetto di demolire lo stadio di San Siro: un’idea che anche a lui, come a moltissimi tifosi interisti, non piace per niente.
Dopo un’estate particolarmente agitata, Enrico Ruggeri e tutti i tifosi dell’Inter guardano con fiducia al lavoro di Simone Inzaghi. La squadra nerazzurra è infatti partita bene in questo nuovo campionato e anche in Champions League, nonostante la sconfitta con il Real Madrid, ha messo in mostra un buon gioco.
“Siamo un po’ rasserenati dopo il clima di smobilitazione dei mesi scorsi, che pareva quello del post Triplete – ha commentato il popolare cantante – Sarà il dna di Conte che è rimasto e il lavoro di Inzaghi, che la fa giocare molto bene con un gioco che sembra quello del suo predecessore ma più veloce, devo dire che sta facendo bene. Se il buongiorno si vede dal mattino. La crisi della Juventus? Sono molto cauto, perché già una volta i bianconeri partirono male e poi alla fine vinsero il campionato“.
Ruggeri e perché l’Inter di Inzaghi non deve lasciare San Siro
Tra gli argomenti toccati nell’intervista rilasciata da Enrico Ruggeri anche la casa dell’Inter: lo stadio di San Siro. Come tanti tifosi nerazzurri, anche il 64enne cantante milanese si è fatto un’idea ben precisa: “Demolirlo? Non se ne parla neanche. San Siro è un monumento, per me è come tirare giù la Scala o la Galleria del Corso. Naturalmente va rimodernato, ma quella struttura così bella, così ‘nostra’ io non la toccherei e non la sposterei“.
“I tifosi allo stadio sono indispensabili. Ho visto le partIte di Premier League, dove lì c’è il liberi tutti, e ho apprezzato il grande spettacolo del calcio – conclude Enrico Ruggeri – Devo dire che tale era la disabitudine che i ventimila di San Siro sembravano ottantamila. Senti il boato dopo il gol, gli applausi, i fischi. Anche con 20mila tifosi sugli spalti è già un’altra cosa“.
GUARDA LA VIDEO INTERVISTA COMPLETA A ENRICO RUGGERI